Imola, "hai più di 80 anni": il presidente della bocciofila si deve dimettere

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Sono piene di amarezza le parole di Otello Osioschi, da venerdì scorso presidente dimissionario dell’Asbid Bocciofila, che ha deciso di raccontare quanto è accaduto perché «vuole sincerità». La ragione delle sue dimissioni è infatti l’età e non le conseguenze fisiche legate all’incidente di cui è stato vittima. Nello statuto associativo, infatti, c’è una clausola che nessuno finora aveva guardato: l’articolo 10 stabilisce che il presidente non può avere più di 80 anni e Osioschi è oltre il limite. Le tempistiche con cui è giunta questa segnalazione però gli destano non pochi dubbi e molto dispiacere.
«L’informazione è arrivata da chi c’era prima di me – racconta Osioschi, rieletto lo scorso ottobre –. La commissione elettorale non aveva guardato bene lo statuto». A quel punto le ipotesi erano varie: «Mi hanno proposto una “copertura” fino alla fine del mandato, con tutti i rischi che ne potevano derivare, e non ho accettato – spiega Osioschi, che si è rivolto anche al Comune di Imola –. Con l’assessora Daniela Spadoni abbiamo visto che si poteva abrogare quella clausola e sistemare la situazione con un’assemblea straordinaria dei soci. Questa regola, infatti, è obsoleta, non esiste in nessun altro centro sociale. Che sociale è se uno a 80 anni lo buttiamo nel fosso?», esclama. «Il consiglio direttivo però si era rivolto ad altri avvocati, per i quali non era possibile. Forse costava troppo, serviva troppo tempo. Insomma, preferivano le mie dimissioni, che ho rassegnato venerdì scorso – prosegue Osioschi, che racconta di alcuni attriti con la gestione precedente –. Sono molto dispiaciuto perché hanno preso le decisioni in un momento in cui non ho frequentato la bocciofila per via dell’incidente. Forse c’era qualcuno che non apprezzava la mia gestione, basata interamente sul volontariato, specialmente la commercialista e la segretaria precedente. C’era già stato un tentativo di destituirmi, infatti, per la presunta incompatibilità col mio ruolo di presidente di una squadra di biliardo, ma non aveva funzionato». Rimane ora l’amarezza: «Mi hanno proposto un contentino, la presidenza onoraria, ma ho rifiutato. Mi dispiace perché in pochi mesi e durante il Covid abbiamo fatto un bel lavoro, il bar adesso è un bellissimo locale, ci sono già le risorse per sistemare gli spogliatoi del tennis. Rimarrò con la squadra del biliardo fino alla fine della stagione nel 2022 e poi valuterò cosa fare», conclude Osioschi

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