Imola, giro d'affari da 2,4 miliardi per la raccolta differenziata

Archivio

Nel 2021 la raccolta differenziata effettuata a Imola e nel Circondario ha fatturato complessivamente 2,4 miliardi di euro, impiegando 2.900 lavoratori e coinvolgendo 17 aziende e 23 impianti di recupero. E la raccolta differenziata si è attestata sul 78,2% in città e sul 78,5% nel Circondario. I dati emergono dalla tredicesima edizione di “Sulle tracce dei rifiuti”, il report tematico di sostenibilità con cui la multiutility traccia il percorso dei rifiuti differenziati dai cittadini.

Dove vanno i rifiuti?

A discarica chiusa, e nell’attesa del pronunciamento definitivo da parte della presidenza del Consiglio sul progetto di sopraelevazione del terzo lotto, ancora di più dopo il comunicato stampa sconfessato da palazzo Chigi venerdì, i rifiuti indifferenziati di Imola e del Circondario vengono smaltiti nei termovalorizzatori di Granarolo dell’Emilia e di Forlì. Guardando ai rifiuti differenziati, invece, la stragrande maggioranza degli impianti coinvolti nel loro recupero – 11 su 23 – riceve carta: si tratta della Cartiera di Ferrara, del gruppo Remo De Medici a Belluno, Campo Santa Giustina (Belluno), Ovaro (Udine) e Villa Santa Lucia (Frosinone), delle Cartiere Villa Lagarina a Mantova e Villa Lagarina (Trento), della Cartiera dell’Adda a Calolziocorte (Lecco), delle Cartiere del Polesine a Loreo (Rovigo), delle Cartiere Modesto Cardella a Lucca, e della Dm Smith Paper Italia a Porcari (Lucca).

Seguono – 5 su 23 – gli impianti a cui è destinato il metallo: Tondini a Ozzano dell’Emilia, Roda metalli a Calderara di Reno, Italmetalli a Valsamoggia, Ferraresi commercio rottami a Copparo (Ferrara) e Metal Recycling Venice a Malcontenta (Venezia).

Il verde viene riciclato da Herambiente a Ozzano dell’Emilia e Lugo, e da Enomondo a Faenza, il legno da Frati Luigi a Borgo Virgilio e Pomponesco (Mantova), l’organico da Herambiente a Lugo, la plastica da Soave Recuperi a Soave (Verona) e il vetro da Sibelco Green Solution a Musile di Piave (Venezia).

Obiettivi europei superati

Guardando all’intero territorio servito da Hera, «nel 2021, il riciclo complessivo dei rifiuti, calcolato tenendo conto di rifiuti differenziati e indifferenziati, è arrivato al 57% – sottolinea la multiutility –, anticipando e superando l’obiettivo europeo al 2025, fissato al 55%». E «luce verde anche per il tasso di riciclo degli imballaggi – aggiunge –: il Gruppo oltrepassa infatti con quattro anni di anticipo l’obiettivo del 65% fissato da Bruxelles al 2025, e raggiunge il 68%».

«Il coinvolgimento dei cittadini è da sempre un impegno fondamentale, perché è solo muovendoci in squadra che possiamo migliorare ulteriormente gli ottimi risultati già raggiunti – commenta Orazio Iacono, amministratore delegato di Hera –. La strada è quella giusta, e gli obiettivi europei superati con largo anticipo lo dimostrano chiaramente. Intendiamo pertanto proseguire in questa direzione, continuando ad alimentare un’economia circolare che fa bene all’ambiente, all’economia e alla società».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui