Imola, giovedì l'addio ad Andrea Cembali

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Una notizia che ha scosso trasversalmente gran parte della città. Quella della tragica scomparsa del 29enne Andrea Cembali, morto domenica in seguito alla caduta su un sentiero al Corno delle Scale, si è davvero propagata alla velocità della luce, cosa resa possibile solo dal gran numero delle persone che gli vogliono bene. Tifoso appassionato di Andrea Costa e Imolese, gran lavoratore a fianco della mamma nel negozio di frutta e verdura del centro storico in via Appia, e soprattutto amico di tutti con il sorriso che lo contraddistingueva, Andrea Cembali era davvero una persona speciale.

Il cordoglio degli amici

Oltre ai moltissimi messaggi sui social, che anche ieri hanno continuato a moltiplicarsi, tanti sono gli amici che lo ricordano. «Siamo sotto choc tutti – commenta Jacopo Grillini, uno dei suoi amici più vicini e ultras dell’Andrea Costa –. Per me e per gli altri ragazzi è una perdita importante, proprio per il tipo di persona che era. Andrea si faceva in quattro per tutti, era sempre disponibile quando qualcuno aveva bisogno e al primo posto metteva gli altri».

La forza del sorriso

Il funerale è stato fissato per giovedì mattina, con partenza alle 9.30 dalla camera mortuaria di Imola alla volta della chiesa di San Prospero. Un momento in cui certo si concentrerà tutto il profondo affetto che legava Andrea Cembali e i suoi amici: «Era impossibile non volergli bene – conferma Matteo Gabaldo –, abbiamo passato tanti momenti splendidi assieme, tra le vacanze, le mangiate e le partite dell’Andrea Costa, specie in trasferta. Il suo sorriso ti cambiava davvero la giornata in meglio. Un ragazzo d’oro. Siamo vicini ai suoi famigliari e non avremmo mai voluto ricevere una notizia del genere». Tanti gli attestati di vicinanza ad Andrea e ai suoi genitori. Dallo striscione appeso domenica al Ruggi in curva, con i tifosi ad abbandonare in segno di lutto e rispetto il proprio posto, alle condoglianze delle squadre che Cembali seguiva ogni domenica, ovvero Imolese e Andrea Costa: «Esprimiamo la nostra vicinanza anche al gruppo dei nostri tifosi, l’Onda d’Urto – questa la nota di ieri del club biancorosso –, che ha perso un grande amico e un compagno d’avventure. Con Andrea ci vengono a mancare il suo sorriso e la sua vivacità, che lui esprimeva nelle gradinate del Pala Ruggi e sugli spalti di tutti i palazzetti italiani, quando seguiva le nostre trasferte».

“Fati Robe”

Cembali frequentava, insieme agli altri tifosi biancorossi, il Bar Giratempo: «Era un interista sfegatato e veniva qui per vedere con noi le partite di calcio e basket – lo ricorda il titolare Fabio Vasile –. Mi ripeteva spesso la data del nostro primo incontro. Il suo sorriso già mi manca». Per tutti eri “Fati Robe”, un soprannome dato perché «Per il personaggio che era con tutti l’abbiamo chiamato così – riprende Grillini –. Non si poteva non volergli bene». Panoramico e suggestivo, ma impegnativo al punto che il sentiero dal quale Andrea Cembali è precipitato era classificato dalle guide con la lettera EE, vale a dire per esperti. Un sentiero, il 337 nel parco del Corno alle Scale, a 1850 metri, sulla cresta ovvero con il vuoto a destra e a sinistra. Tanto che, avrebbe detto l’amico ai soccorritori, quando Andrea si era accorto della difficoltà crescente aveva deciso di tornare indietro. Al momento della caduta, secondo quanto ricostruito poi dai carabinieri di Vergato, con lui c’era solo uno dei due amici con cui era partito, quello che lo precedeva e lo ha visto volare di sotto. Il secondo amico, proprio vista la difficoltà del passaggio, e avendo con sé un cane, aveva preferito fare un’altra strada più semplice. Si sarebbero dovuti rincontrare oltre, ma poi la fatalità ha cambiato la giornata in la tragedia. Ieri l’autorità giudiziaria ha rimesso la salma del giovane a disposizione della famiglia.

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