Imola, gestione prorogata e nuovi box per il canile-gattile

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Il 2022 si chiude in bellezza per la cooperativa Coala che gestisce il canile e il gattile di Imola. È di pochi giorni fa, infatti, la notizia della proroga della gestione per altri due anni per un importo di poco più di mezzo milione di euro. L’Amministrazione ha «valutato positivamente il lavoro, considerati anche i dati delle adozioni e il rapporto instaurato con i cittadini», ha affermato l’assessora ai Diritti degli animali Elisa Spada.

E non è tutto. Proprio ieri «sono arrivate nove casine per il reparto notte del canile di cui c’era bisogno da tempo – racconta la presidente di Coala, Serena Mirri –. Dovremmo montarle e testarle nei primi giorni dell’anno nuovo».

Proroga del bando

«È una soddisfazione perché significa che il Comune ha fiducia nei confronti del nostro operato nonostante le difficoltà dovute al tipo di attività, avendo a che fare con animali in difficoltà o a cui la gente rinuncia – commenta Mirri –. Quando ci sono stati problemi il Comune non si è mai voltato dall’altra parte».

La possibilità della proroga era già prevista nell’appalto triennale per la gestione 2020-2022, rinnovabile appunto fino a un massimo di 24 mesi per un «importo complessivo di 538.965,82 euro, iva esclusa, per il periodo dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2024», si legge nella delibera.

Abbandoni e adozioni

Nel resoconto dell’attività spiccano le cifre delle adozioni, una percentuale rilevante sul totale degli animali che «entrano in struttura, cioè che vi transitano. Molti, infatti, soprattutto i gatti, poi escono – spiega Mirri –. Dal primo gennaio al 28 dicembre sono entrati 139 cani, di cui molti sono stati riconsegnati ai padroni mentre 34 sono stati probabili abbandoni poiché erano cani senza chip che nessuno ha più reclamato e venti sono rinunce di proprietà: tre per problemi gravi dei proprietari, due per cambi di residenza e 15 per scelte sbagliate, in cui cioè i padroni non hanno saputo intercettare i segnali e guidare il cane prima che sorgessero i problemi», prosegue Mirri, spiegando che le rinunce però non sono mai di cani “usciti” dal canile di Imola.

«Negli ultimi dieci anni – riprende la preisdente – spesso i cani vengono presi online, da lontano. Le associazioni fanno colloqui con la famiglia ma non si può creare un rapporto con il cane, data la distanza. Sarebbe invece necessario un inserimento graduale, anche per evitare future rinunce». In questo modo, il canile è riuscito quest’anno a effettuare «31 affidi, di cui sei erano di cani a cui padroni avevano rinunciato, e 57 adozioni».

Cifre diverse quelle dei gatti: «Nello stesso periodo sono entrati 476 gatti: il 60% viene liberato poiché sono animali selvatici. Per il 20% circa sono cuccioli, che diamo in affido da piccoli e sterilizziamo all’età della maturazione sessuale prima della cessione. Quest’anno sono stati adottati 174 gatti», aggiunge Mirri.

Nuovi box

Oltre ai lavori svolti quest’anno, tra cui la realizzazione di una palazzina prefabbricata con alcuni pannelli fotovoltaici al gattile, «sono finalmente arrivati anche nove box coibentati per il reparto notte del canile: li monteremo sotto le tettoie e vi saranno inserite le cucce. Gli animali avranno così una protezione ulteriore soprattutto col brutto tempo», conclude Mirri.

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