Imola, Forchielli prosciolto dalle accuse di evasione fiscale

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Cadono le accuse nei confronti di Alberto Forchielli, l’imprenditore ed economista imolese fondatore del gruppo di private equity Mandarin Capital Partners (da poco più un mese Mindful Capital Partners) nel 2007, indagato dalla procura di Milano – poiché la società ha uno fra gli uffici più importanti nel capoluogo lombardo – per una presunta evasione fiscale attorno ai 3,9 milioni di euro negli anni fra il 2013 e il 2016. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano Luca Milani ha emesso una sentenza di non luogo a procedere, respingendo la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura nei confronti di Forchielli e di alcuni consiglieri delle società Mandarin Capital Management e Mandarin Capital Management II, che hanno gestito il primo e il secondo fondo Mandarin, «in quanto il fatto non sussiste».

«Feste, feste, feste, feste. Tante feste –, commenta con il suo stile inconfondibile Forchielli, raggiunto telefonicamente a Bangkok –. Il fatto non sussiste. Il fatto non sussiste. Non c’era niente. “Il fatto non sussiste”, ha detto il giudice».

Il caso

Erano i primi giorni del dicembre di due anni fa quando arrivò la notizia degli accertamenti condotti dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza e della notifica dell’avviso di conclusione delle indagini all’imprenditore ed economista. Secondo l’inchiesta delle Fiamme Gialle, le due società Mcm e Mcm II con sede in Lussemburgo, di cui Forchielli risulta componente del consiglio di amministrazione e amministratore di fatto, in base alla disciplina fiscale avrebbero dovuto avere sede nel nostro Paese e pagare le tasse sui profitti ottenuti in Italia.

Era stato aperto anche un procedimento tributario in sede amministrativa, con il raggiungimento di un accordo con l’Agenzia delle entrate per il versamento delle imposte dovute. Il pronunciamento del Gip del tribunale di Milano, però, non va a “intaccare” questa parte e non influenza il recupero immediato della somma: «Le due cose vanno su terreni separati, purtroppo», spiega l’imprenditore.

«Grazie per la fiducia»

«La vicenda si chiude – scrive Mindful Capital ai propri partner, dando l’annuncio della sentenza –. Il nostro ringraziamento va a tutti coloro che ci hanno manifestato in questi mesi la loro piena fiducia circa la nostra correttezza. Ringraziamo altresì il team dello studio legale Cagnola che ci ha assistito con grande professionalità in questa vicenda insieme ai consulenti che lo hanno supportato».

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