Imola, focolaio in una casa di riposo e sette classi in quarantena

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L’autunno alle porte ci aveva già avvisato prepotentemente un anno fa: col freddo il virus acquista forza e ricomincia a circolare in maniera più consistente. A Imola si registrano inoltre i primi isolamenti per la variante cosiddetta Delta plus. L’apertura di una ennesima nuova fase della pandemia si legge chiaramente nei grafici e nei numeri del report settimanale dell’Ausl di Imola dove spiccano a questo giro due elementi: un nuovo focolaio in una casa di riposo dopo mesi e mesi di sudata tranquillità, e l’aumento delle classi scolastiche in quarantena.

Focolaio in casa di riposo

La situazione più critica è stata rilevata alla casa di riposo privata Il Sollievo dove sono risultati positivi 8 ospiti che al momento risultano isolati all’interno della stessa residenza, più 4 operatori isolati a domicilio. Secondo quanto risulta gli ospiti avevano completato il primo ciclo di vaccino e la struttura si stava attrezzando per la somministrazione della terza dose. Fino a ieri non si erano registrate situazioni di gravità estrema fra gli ospiti, ma certo è che la situazione, vista ‘età media degli stessi è estremamente delicata. Proprio la scorsa settimana l’Ausl ha avviato la somministrazione della terza dose combinata con il vaccino antinfluenzale nelle strutture residenziali ed entro la fine del mese prevede l’avvio della somministrazione della stessa combinata per gli over 80 in assistenza domiciliare.

Classi in quarantena

Lo si era visto negli ultimi giorni che il virus tornava poi a colpire i più giovani e soprattutto gli under 12 che non sono vaccinati. I casi di positività in ambiente scolastico registrati nell’ultima settimana sono stati complessivamente 30 casi e così le classi in quarantena sono salite a 7, vale a dire 5 in più rispetto a sette giorni fa e si tratta di una classe di scuola materia, 5 di scuola primaria e una di scuola superiore. Si aggiungono poi 3 classi sospese in attesa test .

I numeri del virus

L’ incidenza a 7 giorni è aumentata (59,1), la percentuale di test positivi pure del 1,4 e la forza dell’infezione, il fattore Rt che ormai avevamo accantonato mentre un anno fa ci faceva temere i colori arancione e rosso se superava quota 1, oggi nel territorio è a livello 1,3. In percentuale aumentano anche la quota di positivi con sintomi, sono il 63,2%, e le re-infezioni in soggetti fragili. Il carico sanitario di conseguenza è cresciuto anche se di questi tempi un anno fa lo scenario in corsia era molto differente. Oggi l’Ausl di Imola definisce la situazione «sotto controllo». Con 139 casi attivi, quelli ricoverati sono 4 in reparto Covid, più 4 in terapia intensiva, tutti a Bologna. In quarantena fino a ieri c’erano 490 persone.

Vaccinazioni

L’obiettivo dell’Ausl è potenziare ulteriormente la “gittata” e arrivare al 90% di copertura «in modo tale da consentire al sistema delle cure di reggere l’urto, evitare provvedimenti di chiusura e scongiurare nuove ondate», dice la direzione generale. Se oggi sul territorio si è all’ 87,0% di copertura vaccinale per la prima dose (+0,4%) e all’ 85,6% per chi ha completato il ciclo (+1,0%), secondo l’Ausl serve ancora uno scatto per garantirsi un inverno “meno peggio” di quello 2020. Per ora le terze dosi sono a quota 1.527, più 2.385 prenotazioni, ma sono 11mila solo le persone over 80, di cui nelle strutture residenziali 900 più 1600 in assistenza domiciliare. Per la terza dose toccherà, nell’ordine, agli operatori socio sanitari, appena avviata, le persone gravemente vulnerabili e gli over 60.

Il direttore generale

Il direttore generale dell’Ausl imolese Andrea Rossi commenta la situazione allargando lo sguardo a quanto succede intorno, e un confronto lo fa: «I casi di Covid sono in ripresa in tutta Europa, ma soprattutto nei paesi dell’Est dove le coperture vaccinali sono molto scarse: in Romania, uno degli ultimi paesi per proporzione di vaccinati, dilagano contagi e morti e da ieri le scuole chiuse e vige l’obbligo di green pass. In Russia si registrano oltre 1.000 morti al giorno: dal 28 ottobre saranno chiuse scuole, negozi, uffici e fabbriche. Negli Stati Uniti, soprattutto negli Stati del Sud dove le coperture vaccinali sono inferiori al 50% sono in incremento decessi e ricoveri. Il Covid sta alzando la testa anche in Inghilterra e in Olanda, complice la linea governativa del libera tutti». Questo per rimarcare che: «Dove la campagna vaccinale ha raggiunto buoni livelli di copertura, ad esempio in Italia ed in Francia, il virus ha ripreso a circolare, ma non ha determinato incremento di pressione sui sistemi sanitari. La ripresa del contagio, con focolai nelle scuole e in alcune residenze, richiama tutti alla massima attenzione».

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