Imola, F1 dal Governo milioni all'Aci: "Ma il contratto dov'è?"

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C’è un articolo nel Decreto legge di bilancio del Governo dedicato al Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna all’autodromo di Imola, è l’articolo 146. È qui che il Governo, uno dei partner fondamentali che insieme a Regione Emilia-Romagna, Aci, Con.Ami e Formula One Group sono coinvolti nel ritorno della Formula uno in pianta stabile sulle rive del Santerno dal prossimo aprile fino al 2025, parla di cifre in euro. «In considerazione dello specifico rilievo che lo svolgimento del Gran Premio di F1 del Made in Italy e dell'Emilia Romagna, presso l'autodromo di Imola, per il settore sportivo, turistico ed economico, nonché per l'immagine del Paese in ambito internazionale, la Federazione sportiva nazionale-Aci è autorizzata a sostenere la spesa per costi di organizzazione e gestione della manifestazione per il periodo di vigenza del rapporto di concessione con il soggetto titolare dei diritti di organizzazione e promozione del campionato mondiale di Formula 1 a valere sulle risorse complessivamente iscritte nel proprio bilancio, anche attivando adeguate misure di contenimento dei costi generali di gestione e senza pregiudizio per gli equilibri di bilancio – recita l’articolo 146 del decreto –. Per le finalità di cui al comma 1 è riconosciuto un contributo di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2025, in favore della Federazione sportiva nazionale-Aci».

Il dubbio dell’opposizione

Dunque se il Governo tramite Aci fissa fin qui in 5 milioni la sua quota parte, come viene ripartito il resto della spesa annunciata, per sostenere il Gp? Se lo è chiesto dall’opposizione imolese la Lista civica Cappello che in anticipo sull’uscita del decreto stesso aveva inoltrato una richiesta di accesso agli atti al Con.Ami per poter visionare i termini esatti dell’accordo fra i soggetti che tengono le redini dell’evento. Una richiesta inoltrata a ottobre e che ha ottenuto risposta proprio alla vigilia della pubblicazione del decreto. Una risposta che però non schiarisce le acque, dal momento che, almeno fino al 10 novembre scorso, al Con.Ami non risultava la formalizzazione di alcun accordo fra Con.Ami stesso, Governo, Regione, Aci e Formula One. E al momento lo stesso Con.Ami, interpellato in merito, non fa sapere se vi siano aggiornamenti in tal senso, né se vi siano ulteriori sviluppi, oltre alla pubblicazione del decreto con quanto contiene. «Fatto sta che all’appello mancano un bel po’ di soldi, se la cifra annunciata si confermerà essere quella di 20 o forse anche 22 milioni per ogni Gran premio – incalza Carmen Cappello della omonima lista –. Se non c’è ad oggi uno straccio di accordo scritto, probabilmente non c’è nemmeno ancora un piano finanziario e invece sarebbe necessario vederlo. Sia chiaro, io sono contentissima che torni al Formula uno a Imola, ma stando così le cose non sappiamo su che base vengano fatti i conti e quanto spetti esattamente e a chi pagare il conto di questo evento. Per quanto riguarda il Con.Ami, già il consolidato 2020 chiudeva con meno 3,5 milioni e certo avrà pesato anche il primo Gran premio 2020. Considerato che solitamente i dividendi del Con.Ami sono funzionali ai bilanci comunali, l’idea di non poter contare su quelle cifre e per di più accumulare debiti non è una prospettiva tranquillizzante. Quindi sarebbe importante vedere il piano finanziario di questo evento, a partire da quello alle porte per la primavera 2022, poi volentieri facciamo tutti festa».

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