Imola, F1 a porte chiuse la conferma ufficiale e il rammarico

Imola

IMOLA. All'ora di pranzo è arrivata la conferma ufficiale: il Gran premio sarà a porte chiuse. Le trattative fra Stato, Regione Emilia Romagna e Comune di Imola sulle interpretazioni del DPCM del 24 ottobre 2020 non hanno ottenuto risultati utili a smuovere quando stabilito dal decreto stesso. "Ha prevalso una valutazione estremamente prudenziale nonostante il programma di svolgimento dell’evento prevedesse una disciplina rigidissima di molteplici controlli sanitari e di sicurezza sia per quanto riguardava le vie di afflusso che di deflusso degli spettatori che hanno acquistato un titolo valido per un posto a sedere pre-assegnato ed opportunamente distanziato nel rispetto delle regole Covid-19 stabilite dal Governo Italiano in precedenza" dice Formula Imola in una nota. Il Comune di Imola ha provato a proporre fino all’ultimo misure di ulteriore contenimento del rischio sanitario, riducendo ulteriormente la capienza inizialmente concessa con deroga regionale dal presidente della regione Stefano Bonaccini alla metà del numero autorizzato, ma non vi è stata apertura alcuna a consentire lo svolgimento della manifestazione a porte aperte. Il Gran Premio di Formula 1 Emirates dell’Emilia Romagna, in programma il 31 ottobre - 1 novembre all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari si svolgerà pertanto a “porte chiuse”. Resta a questo punto la questione del rimborso dei biglietti, si parla di seimila. "Formula Imola sta valutando, di concerto con i referenti del Governo preposti alla supervisione delle formalità relative alla cancellazione straordinaria della presenza di pubblico e di ospitalità, le modalità di rimborso dei biglietti, che comunque avverrà entro il più breve tempo possibile", dice la stessa società. 

“La tutela della salute e la sicurezza vengono prima di tutto – ha poi commentato il sindaco Marco Panieri –. Sapevamo che in un momento complesso come questo, alla luce del Dpcm del 24 ottobre scorso, era difficile poter pensare alla presenza del pubblico al Gran Premio di F1. Noi abbiamo provato fino in fondo, con il sostegno della Regione, che voglio ringraziare, a far capire che avevamo preso tutte le misure necessarie per prevedere la presenza di pubblico in sicurezza, nel pieno rispetto di tutte le norme anti Covid -19 in vigore. I nostri protocolli di sicurezza erano stati verificati e autorizzati dalla Regione: si trattava di misure molto rigide, che prevedevano, fra l’altro, due verifiche della temperatura per ogni spettatore, percorsi e accessi in sicurezza fin dai parcheggi alle tribune, posti assegnati nominalmente con ampio distanziamento, con tracciamento dei dati personali, servizi (ristorazione, sanitari e igienici) dedicati per ogni singolo settore. Siamo stati anche disponibili a ridurre alla metà la capienza iniziale di 13 mila posti concessa con deroga dalla Regione, in un impianto che ne può contenerne fino a 150 mila. Per questo c’è un profondo rammarico nel sapere che il Gran Premio sarà a porte chiuse, nonostante il massimo impegno nel mettere in campo le misure più restrittive possibile, per tutelare la salute degli spettatori e al tempo stesso far vivere l’emozione della presenza del pubblico, anche se in numero molto ridotto rispetto alla reale capienza dell’impianto. E c’è amarezza sapendo che il nostro territorio è stato in grado organizzare in 3 settimane il Campionato del Mondo di Ciclismo su strada, a fine settembre scorso, che ha ottenuto il plauso anche dai vertici dell’UCI e del CIO. A questo punto, voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato e lavorano per rendere possibile il Gran Premio di F1, perché in ogni evento ci sono decine di aziende e decine e decine di persone che operano dietro le quinte, affinché possa svolgersi al meglio. Come Città siamo pronti ad accogliere il ritorno della Formula Uno con la grande passione e con il cuore che batte per l’emozione che ci hanno sempre caratterizzato nella storia dei Gran Premi di F.1 ad Imola, consapevoli che questa edizione sarà anche un banco di prova per dimostrare l’ottimo livello organizzativo dell’autodromo, anche in proiezione futura, sempre in collaborazione con il presidente Bonaccini e la Regione Emilia Romagna, nel contesto della Motor Valley".

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