Imola, ex 5 stelle ora con Italexit incalzano l'Ausl

Imola

Un sit-in promosso dal circolo Italexit di Imola, associazione nata nel settembre 2021 in assonanza con il partito del senatore Gianluigi Paragone che chiede l’uscita dall’Unione europea e dall’euro, e attivata in città da molti ex 5 stelle imolesi fedelissimi della ex sindaca Sangiorgi, ieri mattina davanti all’ospedale nuovo di Imola “Santa Maria della Scaletta”. Erano circa una ventina i simpatizzanti e iscritti, tra cui Stefania Chiappe, l’ex presidente del consiglio comunale durante l’Amministrazione guidata dalla sindaca Manuela Sangiorgi, e lo stesso ex consigliere comunale grillino Valerio Giovetti, che ieri mattina si sono ritrovati nell’area esterna della struttura sanitaria. Qui, accompagnati da bandiere e cartelloni che riproponevano alcune domande già poste alla Ausl di Imola dall’associazione “Valori comuni” (nata anch’ essa dalla fuoriuscita dei 5 Stelle imolesi dal Movimento e della quale Chiappe in origine faceva parte assieme all’ex assessore Andrea Longhi), riguardanti costi, problematiche e tempistiche di risposta ai bisogni sanitari degli imolesi dovuti «o presunti tali» dalla pandemia, hanno fatto volantinaggio. Domande alle quali «non è mai giunta risposta. L’importanza dei quesiti e del dovuto rispetto dei cittadini del comprensorio imolese – aggiunge la referente politica locale, Stefania Chiappe – che continuano a vedere che i servizi diminuiscono e peggiorano, nonché la presenza fisica di cittadini che chiedono risposte, evidentemente non sono stati sufficienti per convincere la dirigenza Ausl che i cittadini meritano risposte e non vanno ignorati». Per questo l’associazione conferma come «continueremo a stare a fianco dei cittadini finché si avranno le risposte. Perché la salute va davvero tutelata per tutti e in ogni modo».

Non solo sanità

Per la coordinatrice del circolo «a Imola il dialogo e il confronto sembra essere cosa smarrita. Un esempio è quello che sta avvenendo con il progetto dell’isola ecologica a Montericco. Si arriva con un disegno già pronto e preconfezionato, approvato, senza discussione e confronto con i residenti e senza illustrazioni preventive. Non credo – prosegue Chiappe – che il comportamento disti molto dalle giunte che hanno preceduto questa. Alla luce di tutto ciò anche noi confermiamo la totale contrarietà alla sua realizzazione. Non a caso andrò a firmare la petizione dei residenti».

Ex 5 stelle

Infine sulla questione dello stato di salute politica degli ex compagni d’avventura, la coordinatrice di Italexit non ha dubbi nell’evidenziare come «ormai li ho peri di vista, e non solo io. Dalle interrogazioni e dagli interventi in consiglio e nelle sedi istituzionali – afferma – vedo soprattutto Lega e Fratelli d’Italia. Di fatto – conclude – la situazione rispecchia quello che ho pensato nel momento in cui ho preso le distanze, e cioè che il movimento, a Imola e non solo, fosse un castello di carte. Il mio attivismo, ora, è solo per e con Italexit».

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