Imola, due milioni a 12 aziende per la transizione digitale

Quasi due milioni per la transizione digitale. È quanto si sono aggiudicate con i contributi della Regione Emilia-Romagna, finanziati con le risorse del Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027, dodici aziende del circondario per l’introduzione di nuove tecnologie. Per gli imprenditori, «una grossa mano». Il tutto per essere più competitivi con un occhio all’impatto sociale e all’ambiente, perché l’ecosostenibilità passa anche dalle tecnologie di ultima generazione.

Il bando

Su 51 milioni di contributi totali, 1.988.042,90 arriveranno nell’Imolese a sostegno delle dodici aziende risultate idonee tra le 702 selezionate. Si tratta di un cofinanziamento del 40% della spesa sostenuta per gli interventi da realizzare entro quest’anno. «Solo dopo la verifica della rendicontazione sarà erogato il contributo – spiega bene Fiammetta Odoni, legale rappresentante di Certificazioni srl, una delle imprese ammessa al contributo tra i più cospicui sul territorio, di 220.178,03 euro –. È di grande aiuto per le aziende, dà la speranza di poter contare su di un sostegno notevole, il tutto nell’ambito della salvaguardia ambientale».

Gli interventi

I settori in cui la transizione digitale può fare la differenza sono i più disparati, come risulta dalla diversità delle aziende. Certificazioni srl si occupa di sicurezza degli impianti elettrici e dei mezzi di trasporto verticale: «Realizzeremo un miglioramento di tutte le attività informatiche», afferma Odoni.

La Cooperativa trasporti Imola è stata ammessa al contributo di 112.185 euro: «Permette di anticipare investimenti che altrimenti sarebbero avvenuti in un secondo momento – ragiona il direttore generale, Carlo Callegati –. Abbiamo investito in un impianto di lavorazione degli inerti che consenta un controllo della produzione in tempo reale e in un impianto di gestione dei mezzi, in linea con le certificazioni ambientali dell’azienda».

Una tecnologia per monitorare la produzione e verificarne in tempo reale l’efficienza è denominatore comune di molti progetti, come quello di Paolo Becca di Industrie Becca per 366.600 euro: «Lavorando per grandi aziende come contoterzista in tre turni sulle 24 ore è importante avere la situazione sotto controllo – spiega –. A questo serviranno le quattro nuove macchine di ultima generazione, due torni multitasking e due centri di lavoro a cinque assi».

Di tutt’altro genere sarà invece l’investimento di Daniele Borriello, titolare dell’omonima Ferramenta centrale, il cui contributo è di 87.000 euro: «L’attività era già digitalizzata. Grazie al bando possiamo installare un magazzino verticale che permette un’efficienza nel tempo di lavoro ma anche nello spazio, potendo stoccare in 15 metri quadri quello che stava in 180, con una migliore esperienza per il cliente».

A Personalizzandia, che si occupa di stampe, andranno 185.700 euro: «Sostituiremo una macchina di vecchia tecnologia e ne inseriremo una nuova per la stampa di abbigliamento, che personalizziamo. Un progetto in cantiere da tempo che ora abbiamo potuto tirare fuori dal cassetto», racconta Fosca Lanzoni.

A queste si aggiungono il Poliambulatorio privato della Pedagna con 112.486,33 euro, l’impresa di costruzioni Zini Elio con 268.664,55 euro, la Zeus car con 88.735,99 euro, Btc srl con 66.400 euro, Pineapp con 35.693 euro, Effeci gomma con 213.200 euro e Lada snc con 231.200 euro.

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