«Al di là dell’esito finale sulla creazione dell’isola ecologica di Montericco, da questa vicenda non usciamo sconfitti, come invece qualcuno afferma, ma anzi siamo più consapevoli delle esigenze, delle difficoltà, delle criticità e quindi delle strategie che dovremo perseguire per aumentare e migliorare la riduzione della produzione del rifiuto in città. Allo stato attuale, quindi, non parleremo di nuove isole ecologiche». Esprime comunque serenità l’assessora all’Ambiente Elisa Spada nel commentare, a pochi giorni dall’ufficialità del dietrofront, su come Imola intende affrontare il tema della raccolta e smaltimento dei rifiuti. E le parole d’ordine sono: riduzione e informazione.
Risorse per via Brenta
Se una nuova struttura per il recupero e riuso, quella di Montericco, non verrà fatta, parallelamente «verrà migliorata e ammodernata, dopo i lavori di ampliamento effettuati nel 2019, quella già esistente in via Brenta (in zona industriale). Visto che non potevano aspettare le tempistiche del bando Pnrr – spiega l’assessora – abbiamo deciso di investire 160mila euro per il miglioramento della logistica di carico e scarico dei camion all’interno dello spazio ecologico. Lavori che permetteranno una migliore gestione del flusso di traffico e la migliore organizzazione del servizio».
In definitiva oltre alle migliorie apportate l’unico centro esistente in città continuerà anche a funzionare come deciso nel periodo del Covid. Per questo verrà mantenuto l’orario continuato di apertura dal lunedì al sabato e la domenica mattina dalle 9 alle 12, e continuerà a essere costante la presenza dei tre operatori Hera.
Approccio culturale
Non solo strutture però serviranno al Comune per cercare di raggiungere, entro il 2027 la quota dell’84% dei rifiuti differenziati imposti dalla Regione. Oggi si è attorno al 78%. «Nell’ambito degli incontri partecipativi su Montericco – sottolinea Spada – ascoltando i partecipanti abbiamo compreso quanto fosse necessario spingere ancora sull’aspetto culturale e informativo di come si differenziano e come si possono ridurre i rifiuti. Da questa consapevolezza è partito il 14 marzo, il progetto itinerante nei quartieri e nelle frazioni, in cui oltre a riprendere le informazioni legate a una corretta raccolta differenziata, ai servizi gratuiti a disposizione, mettiamo a disposizione contenitori momentanei per la raccolta di piccola Rae e piccoli oggetti di metallo. Non solo, organizziamo anche laboratori di riciclo per bambini da 7 a 11 anni».
Fototrappole e controlli
Parallelamente prosegue anche l’azione di controllo. «Con le dieci fototrappole che abbiamo – conclude Spada – che a rotazione vengono spostate nei punti sensibili del territorio dove si evidenziano abbandoni di rifiuti, e soprattutto con il lavoro del tavolo istituzionale che vede oltre all’amministrazione comunale anche Hera e Gam lavorare assieme, prosegue l’attività di monitoraggio. Questo non solo a scopi sanzionatori, comunque necessari nel momento in cui si verificano illeciti, ma anche per comprendere meglio le situazioni esistenti nei vari territori e quindi studiare soluzioni migliorative».