«Al di là dell’esito finale sulla creazione dell’isola ecologica di Montericco, da questa vicenda non usciamo sconfitti, come invece qualcuno afferma, ma anzi siamo più consapevoli delle esigenze, delle difficoltà, delle criticità e quindi delle strategie che dovremo perseguire per aumentare e migliorare la riduzione della produzione del rifiuto in città. Allo stato attuale, quindi, non parleremo di nuove isole ecologiche». Esprime comunque serenità l’assessora all’Ambiente Elisa Spada nel commentare, a pochi giorni dall’ufficialità del dietrofront, su come Imola intende affrontare il tema della raccolta e smaltimento dei rifiuti. E le parole d’ordine sono: riduzione e informazione.
Risorse per via Brenta
Se una nuova struttura per il recupero e riuso, quella di Montericco, non verrà fatta, parallelamente «verrà migliorata e ammodernata, dopo i lavori di ampliamento effettuati nel 2019, quella già esistente in via Brenta (in zona industriale). Visto che non potevano aspettare le tempistiche del bando Pnrr – spiega l’assessora – abbiamo deciso di investire 160mila euro per il miglioramento della logistica di carico e scarico dei camion all’interno dello spazio ecologico. Lavori che permetteranno una migliore gestione del flusso di traffico e la migliore organizzazione del servizio».In definitiva oltre alle migliorie apportate l’unico centro esistente in città continuerà anche a funzionare come deciso nel periodo del Covid. Per questo verrà mantenuto l’orario continuato di apertura dal lunedì al sabato e la domenica mattina dalle 9 alle 12, e continuerà a essere costante la presenza dei tre operatori Hera.