Imola, dieci milioni di multe non pagate in quattro anni

Imola

IMOLA. Sono ancora tante le multe da incassare per il Comune di Imola. Si parla, per il quadriennio 2016-2019, di una cifra che supera i 10 milioni di euro. A questi si aggiungono i 2 milioni verbalizzati nel 2020. Questo, oltre all’avvio della sperimentazione delle telecamere sugli agenti, l’inserimento di tecnologie video nei mezzi, l’allargamento delle pattuglie a piedi a Medicina e Dozza-Toscanella, l’attivazione di un numero di cellulare per le sanzioni, e quello unico già annunciato nei giorni scorsi, è quanto ha rendicontato il comandante della polizia locale di Imola Daniele Brighi nella commissione consigliare sulla sicurezza tenutasi ieri. Novità, criticità e azioni che «confermano – commenta il sindaco Marco Panieri – come questa amministrazione abbia al centro del proprio mandato la sicurezza del territorio».
Riscossioni degli arretrati
Tra gli aspetti al centro dell’attenzione c’è quello dell’incasso delle sanzioni mai pagate. Si tratta di poco più di 3 milioni di euro per il 2016, poco meno di 3 milioni per il 2017 e sull’ordine di 2 milioni di euro sia per il 2018 che per il 2019. «Sono partite le richieste per il recupero crediti per i primi due anni ed entro il primo semestre saranno inviate quelle del 2018 e 2019, sappiamo che non entreranno tutte ma era un’azione che non si poteva più rimandare».
Per evitare che questi ritardi si ripresentino «abbiamo messo in campo una strategia di riorganizzazione – spiega il comandante Daniele Brighi – che ci permetterà di arrivare a richiedere il pagamento entro i 12 mesi a partire dalla data di emissione della multa. Inoltre un aiuto arriverà dalla possibilità di pagamento online che partirà entro breve. Inoltre – aggiunge – abbiamo deciso di mettere un’unità di personale ai verbali proprio per cercare di rendere più efficace il servizio».
A breve entrerà poi in funzione di un numero di cellulare dedicato su Whatsapp «che permetterà al cittadino di avere immediate spiegazioni sull’eventuale sanzione elevata».
Più controllo del territorio

Sulle azioni di controllo del territorio «dopo aver avviato in città la pattuglia a piedi, che sta dando ottimi risultati su deterrenza, controllo e tempestività nella raccolta delle segnalazioni, entro breve attiveremo il servizio anche a Medicina, Dozza e Toscanella. Proseguiremo – aggiunge il comandante – nel rispondere all’esigenza di presidio in alcune delle zone più sensibili del territorio. Lo faremo anche utilizzando pattuglie civetta, soprattutto in quelle aree come la Pedagna e zona industriale teatro, anche recentemente, di azioni e situazioni di rischio».
La cosa però che viene notata dalla polizia locale, ma vale anche per le altre forze, è che «sono in calo costante le denunce. Questo – sottolinea Brighi – limita fortemente la possibilità di azione da parte dei corpi di pubblica sicurezza e quindi il nostro invito è quello di andare a denunciare, sia nella nostra centrale sia nei presidi delle altre forze di polizia».

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