Imola, da lunedì vaccino antiCovid possibile dal medico di base

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Il vaccino antiCovid direttamente nell’ambulatorio del proprio medico di base arriva a Imola insieme al siero antinfluenzale. Da lunedì prossimo, 24 ottobre, infatti, nel distretto imolese ci si potrà vaccinare dal proprio medico di famiglia, se questi rientra tra gli aderenti.

È finalmente giunto a definizione il protocollo operativo per indicare il da farsi rispetto all’accordo siglato dalla Regione Emilia-Romagna a fine settembre con i sindacati dei medici di medicina generale, i quali avevano chiarito la disponibilità dei medici alla prenotazione e alla somministrazione del vaccino antiCovid anche nei propri ambulatori. L’adesione del 72% dei medici imolesi porta l’Ausl di Imola sul podio, terza in regione solo a Ferrara, con l’88%, e a Modena con l’82% di aderenti.

Come fare

Da lunedì prossimo, se il proprio medico di base rientra nel 72% degli aderenti, si potrà prenotare direttamente in ambulatorio il richiamo del vaccino antiCovid e ricevere così direttamente la somministrazione. La data cade in concomitanza con l’avvio della campagna antinfluenzale, per cui da tempo si parla della “combo”, e cioè della possibilità di ricevere in un’unica seduta sia il vaccino o il richiamo per il Covid che l’antinfluenzale.

Non è però obbligatorio farli insieme anche se si sceglie di farlo dal medico di base, fa sapere l’Ausl di Imola: si può quindi chiedere di ricevere solo l’uno o l’altro. Resta comunque aperto il canale di prenotazione “tradizionale” tramite il Cup così come invariata rimane la categoria dei possibili richiedenti il vaccino antiCovid, e cioè chiunque sopra i 12 anni che abbia effettuato l’ultimo richiamo da almeno 120 giorni.

Promozione del vaccino

Nato da una pre-intesa in Regione, che aveva posto come soglia di fattibilità l’adesione almeno del 65% dei medici di medicina generale, percentuale raggiunta e superata con un dato imolese del 72% terzo in regione, l’accordo investe i medici di base di un ruolo centrale nelle vaccinazioni non solo per le somministrazioni ma anche per la comunicazione con i pazienti in merito ai vaccini. Con l’obiettivo di dare un nuovo slancio alla campagna.

Per l’Ausl di Imola, infatti, i vaccini rappresentano lo strumento principe per mantenere un livello alto di protezione nella popolazione più fragile, che resta il target prioritario per le quarte dosi, e cioè gli over 60 fragili e i residenti nelle strutture, oltre che gli operatori sanitari, la cui percentuale di copertura, arrivata la scorsa settimana al 34,7% con le 807 somministrazioni effettuate nei precedenti sette giorni, è ovviamente ancora distante da quella finora raggiunta per le prime tre dosi: all’88,5% per le prime dosi, all’86,4% per le seconde o al 75,9% per le terze.

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