Imola, critiche delle opposizioni su ipotesi di Ausl metropolitana

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Come era facile immaginare, tutte le volte che si parla del futuro dell’Azienda Usl di Imola gli animi si infiammano. E l’ipotesi di costituzione di una sola Ausl metropolitana ventilata dal primo cittadino di Bologna e metropolitano Matteo Lepore fa discutere, così come le rassicurazioni arrivate dal sindaco di Imola Marco Panieri. «Su quelli che apparirebbero progetti espansionistici in tema di sanità da parte del sindaco di Bologna e della città metropolitana Lepore, vogliamo più chiarezza – commenta Nicolas Vacchi, vicepresidente del Consiglio comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia –. Debolissima la posizione di Panieri che pare abbia provato a mettere una timidissima pezza alle dichiarazioni di quello che appare il “dominus” politico di Bologna senza mostrare alcun peso politico efficace di Imola».

A rincarare la dose ci pensa Daniele Marchetti, consigliere comunale e regionale della Lega: «Lepore, evidentemente spaventato da una sempre più probabile riforma delle province, allunga la sua mano su tutto il territorio e va fermato. Il sindaco tentenna parlando di un confronto necessario ma fingendo, a nostro avviso, di voler difendere l’autonomia dell’Ausl imolese».

Come sottolinea Marinella Vella, capogruppo della lista civica Cappello sindaca, «la tanto paventata fagocitazione dell’Ausl di Imola in un’unica Ausl metropolitana si sta definendo sempre più all’orizzonte nelle parole del sindaco Lepore. Il sindaco Panieri arranca con le parole, dando un colpo al cerchio e uno alla botte».

Rispondendo a Lepore, «l’integrazione delle competenze e della organizzazione ci deve essere, certo – aggiunge Vacchi – ma non deve essere confusa con delle eventuali forme di fagocitazione o assorbimento di Bologna su Imola, verosimile circostanza che guardiamo con grande perplessità e preoccupazione. Non vogliamo una sanità “bolognacentrica”, eventualmente in nome del mero risparmio economico».

Guardando in città, «pretendiamo che venga fatta chiarezza – rilancia –. Il sindaco Panieri e il Pd di Imola pensano di battere un cenno, oppure intenderebbero “consegnarsi” alle sorti felsinee senza colpo ferire? Disapproviamo e condanniamo nettamente l’immobilismo del Pd imolese, del sindaco Panieri nominato assessore di se stesso per la delega alla sanità, insieme alla consigliera titolare della commissione sanità (Sonia Manaresi, ndr), che su queste vicende urgenti nemmeno si degna di convocare una adunanza ai fini ispettivi».

Marchetti continua dicendo che «il rischio è che ci troviamo di fronte all’ennesimo teatrino per indorare la pillola. Una cosa è certa, la Lega non abbasserà la guardia e non accetterà alcun depotenziamento della autonomia dell’Ausl imolese. Avevamo ragione, il pericolo non era ancora scongiurato e questa ne è la dimostrazione». L.B.

«Si allargheranno competenze sanitarie e servizi relativi a livello metropolitano – prosegue la Vella – ma si vuole contemporaneamente implementare la medicina di prossimità. E il nostro ospedale che cosa diventerà? Quali servizi ospedalieri rimarranno a disposizione della nostra comunità? Il sindaco ponderi e mediti bene, prima di offrirsi ad un confronto politico con il Pd bolognese che rischia di vederlo perdente».

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