Imola, crack Sirio, ancora da definire il destino di Dulcis

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Ha avuto eco anche a Imola il fallimento della Sirio Holding, la società di Ravenna che detiene la partecipazione della Sirio spa, colosso della ristorazione a sua volta in concordato. Anche se la società operativa non ne è toccata direttamente (e con l’apporto di Adastra l’azienda punta al rilancio), i modi e i tempi con cui l’Opera Dulcis gestita dalla Sirio spa potrà riaprire dipendono in primo luogo dal commissario fallimentare.È già tornato al Comune, invece, l’ex bar Bacchilega, di cui la Sirio si era aggiudicata la gestione ma non aveva concretamente mai riaperto, per cui si sta lavorando a un nuovo bando.

Opera Dulcis

«Ad oggi il Dulcis è ancora in gestione alla Sirio – comincia la panoramica Pierangelo Raffini, assessore alle attività produttive e al centro storico –. Area Blu sta cercando di capire dal commissario fallimentare in quale maniera e con quali tempistiche è possibile rientrare in possesso dei locali. Riuscirci sarebbe veramente importante. Il Dulcis ha una grande attrattività. E vorremmo che piazza Matteotti fosse come piazza Gramsci e si tornasse a riempire di tavolini». Il pensiero va anche al Forum Cornelii sotto al portico di palazzo Sersanti, chiuso dal dicembre dello scorso anno, il cui destino dipenderà però dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, che è proprietaria di quegli spazi. Tornando all’Opera Dulcis, «ci sono, se non se non ricordo male, due opzioni – aggiunge Raffini –. O la Sirio trova qualcuno che subentri nella gestione o ci restituisce i locali e Area Blu indice una nuova gara. Gli avvocati stanno prendendo in esame anche questo aspetto. Il Dulcis può essere un locale davvero di successo. Vorrei coinvolgere degli imprenditori del settore che sappiano fare questo mestiere».

Ex Bacchilega

Spostandosi dalla parte opposta del voltone del palazzo comunale, «per il Bacchilega abbiamo ricevuto delle manifestazioni di interesse e stiamo cercando di capire come preparare un bando che non vada deserto – continua l’assessore –. C’è un progetto approvato dalla Soprintendenza (i locali sono sottoposti a vincoli, ndr), però non c’è la possibilità di realizzare un laboratorio di cucina e i nuovi servizi possono essere realizzati esclusivamente al piano terra, per cui il perimetro è un po’ limitato».

Inoltre, «Area Blu vorrebbe assegnare questo locale chiedendo a chi lo prenderà in gestione di farsi carico dei lavori di cui c’è bisogno, perché è necessaria una ristrutturazione – prosegue –. E stiamo facendo valutazioni sia sulla destinazione a luogo di rappresentanza per la vendita di prodotti sia su quella a bar-cioccolateria. Non bisogna dimenticare che è una zona ricca di bar, e il prossimo anno pubblicheremo anche il bando per il bar Colonne e l’ex Urp».

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