Imola, costi abbattuti alo Stignani con il cambio delle luci

Il Governo premia il Comune di Imola per il progetto di efficientamento dell’illuminazione del teatro Ebe Stignani, che ha portato alla sostituzione di tutte le lampadine ad incandescenza della sala con luci a led. E mentre l’Amministrazione Panieri pensa a come intervenire per contenere anche le spese per il riscaldamento, la Fondazione Cassa di risparmio annuncia di voler contribuire alla realizzazione dell’impianto di raffrescamento per i mesi primaverili.

Illuminazione

«Il Comune di Imola, appena è uscito il bando del Pnrr sull’efficientamento energetico, ha partecipato immediatamente con un progetto di efficientamento energetico del teatro – ricorda Giacomo Gambi, assessore alla Cultura, nel corso della presentazione della stagione 2022/2023 (vedi pagine degli spettacoli, ndr) –. E ha cominciato subito i lavori, perché il progetto era già stato redatto e i soldi erano già stati stanziati, vista l’importanza che il teatro ricopre per la città». Inoltre, «siamo riusciti a finire i lavori entro il primo anno di lavori finanziati dal Pnrr, motivo per cui è stato possibile godere di un 10% di maggiorazione – aggiunge – che va a coprire i maggiori costi dei materiali di approvvigionamento».

Certo, «la scelta del giusto colore caldo di led non è stata semplice, perché l’obiettivo, riuscito, era quello di mantenere la stessa atmosfera luminosa garantita dalle lampadine ad incandescenza – sottolinea –. Ma la riduzione della spesa è di oltre il 50%. Si spende un terzo rispetto a prima».

Riscaldamento

Un altro versante su cui l’Amministrazione si prepara ad agire è quello del riscaldamento: «Il teatro è collegato al teleriscaldamento – spiega –, quindi la questione è diversa». Ma «stiamo facendo un lavoro di squadra con tutti i vari servizi del Comune per la riduzione dei consumi in tutti gli spazi – anticipa – e anche il teatro sarà coinvolto da questo punto di vista».

Raffrescamento

Al pari del risparmio, un’altra questione sollevata già dall’Amministrazione Sangiorgi era quella della fruizione del teatro nei mesi più caldi e, di conseguenza, del raffrescamento della sala. E la presentazione della stagione 2022/2023 ha portato con sé un annuncio a sorpresa della Fondazione Cassa di risparmio: «Siamo pronti per dare il nostro contributo – annuncia Rodolfo Ortolani, presidente di palazzo Sersanti –. Si tratterà di un investimento molto significativo (Ortolani dice “duro”, ndr), però molto pragmatico, per garantire qualità nel godimento degli spettacoli».

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