Imola, Confesercenti: "Niente promozioni? Una ingiustizia"

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«Ci chiediamo come mai, giustamente, nella passata campagna di saldi invernali, in un periodo di forte crisi e stagnazione dei consumi a causa di una pandemia in forte crescita, è stato deciso di aprire la finestra per i commercianti di poter attivare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti ai saldi e questa volta invece no. Non capiamo il nesso logico». Va diretta al punto la presidente di Confesercenti Imola, Sabina Quarantini nel denunciare «un'ingiustizia e un grave e ulteriore colpo a chi certo non sta passando un bel momento dal punto di vista dei fatturati aziendali».

Uno smacco ai commercianti

Uno schiaffo da parte delle istituzioni nazionali e regionali reso ulteriormente doloroso in quanto «questo impedimento vale per i negozi di vicinato, per quelli al dettaglio e non, invece, per le vendite online. Esempio è il Prime day Amazon di tre giorni fa, 48 ore di offerte concentrate in due giorni ma con offerte speciali anticipate una settimana prima per promuovere l’evento». Ma non solo. Questa impossibilità, infatti, vale per alcuni dei settori strategici del commercio urbano come abbigliamento, calzature, accessori di abbigliamento, pelletteria, tessuti per abbigliamento, mentre per altre categorie è invece possibile effettuare le promozioni. «Un'ingiustizia. Non è che dopo tre settimane di zona bianca – sottolinea Quarantini – siamo usciti dalla crisi che da oltre un anno e mezzo ha visto il mondo del commercio, quello fatto da negozi di famiglia, di persone in carne ed ossa che stanno ore dietro un bancone per cercare di offrire un servizio di qualità alla clientela, in ginocchio».

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