Imola, conclusi i lavori per realizzare l’invaso irriguo Laghetto

Imola

Si sono conclusi i lavori di realizzazione dell’invaso irriguo Laghetto a Castel San Pietro. «Dopo il collaudo, comincerà a svolgere la sua funzione nella prossima stagione irrigua», annuncia Valentina Borghi, presidente del Consorzio della bonifica renana, che ha investito 2 milioni e 357.000 euro.

100 mila metri cubi di acqua

«L’agricoltura del Circondario imolese è una delle più attive del nostro territorio, soprattutto nell’ambito delle produzioni ortofrutticole, vitivinicole e sementiere – premette Borghi –. In quest’area operano 330 imprese agricole che si servono dell’irrigazione su 6.850 ettari investiti prevalentemente a colture specializzate».

In nuovo invaso, dunque, «è un’opera fondamentale per la produzione agricola di un ambito di circa 170 ettari che attualmente non può contare su una fonte irrigua certa durante le fasi siccitose. L’invaso ha la capacità di stoccare fino a 100 mila metri cubi di acqua, costituite in prevalenza da acque depurate e riutilizzabili e dall’accumulo di acqua piovana invernale».

Come detto, «l’investimento complessivo corrisponde a 2.357.184 euro – aggiunge –, di cui 1,5 milioni finanziati dalla Regione Emilia-Romagna tramite le risorse del Piano di sviluppo rurale e la parte restante resa disponibile dal consorzio».

Interventi futuri

Allargando la prospettiva, «sempre nella direzione di aumentare la potenzialità irrigua dell’agroalimentare di eccellenza del circondario va il progetto di manutenzione straordinaria degli invasi irrigui Rio Rosso e Pozzo Rosso, sempre a Castel San Pietro – comincia la panoramica l’ufficio tecnico del consorzio –, che servono il distretto irriguo posto a valle dei laghetti fino al Comune di Medicina».

In questo caso «è previsto il risezionamento degli invasi, la realizzazione di preinvasi per il drenaggio dei sedimenti terrosi e l’innovazione tecnologica degli apparati elettromeccanici per la gestione degli accumuli e dei rilasci – entra nei particolari –. Si tratta di un investimento pari a 3,5 milioni di euro, attualmente candidato per i finanziamenti ai fondi L178/2020 del Ministero delle Politiche agricole e si attende l’esito della selezione».

Interventi 2022

Fra i lavori eseguiti nel corso dell’anno, infine, si segnalano «a Castel San Pietro, l’intervento sul manufatto idraulico sul Sillaro a difesa del ponte di via Fiagnano (55 mila euro) – continua l’ufficio tecnico –, la messa in sicurezza del bacino calanchivo in località Cà di Trebbo a Molino dell’Aquila a rischio idrogeologico per frana attiva (137 mila euro) e i lavori di manutenzione annuale dei laghetti di accumulo idrico di San Martino in Pedriolo, lungo il Sillaro (12.500 euro)».

Ma anche «a Medicina, i lavori per la messa in sicurezza del ponte di Via Guazzaloca (292 mila euro) e la realizzazione dell’area di fitodepurazione per il Canale di Medicina – prosegue –. E a Dozza le sistemazioni idrauliche lungo il Rio Sabbioso (25 mila euro)».

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