Imola, con 50mila presenze una Fiera del Santerno da record

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Il ritorno alla terra interessa e appassiona. Lo dimostra, senza ombra di dubbio, il bilancio che arriva al termine della decima edizione della Fiera Agricola del Santerno. Una kermesse dedicata al settore dell’agroalimentare made in Imola che ha registrato circa 50mila le presenze, superando il record dei 40mila del 2019. Il successo è nel format e nella fisionomia di questo appuntamento che per tutto il weekend ha animato l’area verde di Sante Zennaro. Sempre in tema di numeri sono state un centinaio le aziende presenti, fra cui 35 produttori agricoli con frutta, verdura, confetture e formaggi, cinque birrifici artigianali del territorio, a cui si sono aggiunti più di 80 allevatori, provenienti da varie regioni d’Italia. Fra bovini e asini, cavalli e ovini, sono stati oltre 250 i capi di queste razze, a cui si sono aggiunti altre decine di esemplari di conigli, avicoli e cani da lavoro. Grande attenzione, poi, è stata riservata ai più piccoli che hanno potuto vedere e toccare gli animali.

Incontri e confronti

La Fiera è stata poi un momento importante anche per gli stessi protagonisti, gli allevatori e i produttori agricoli, che hanno colto l’occasione per incontrarsi e confrontarsi. Imola in questi due giorni e mezzo, è diventata punto di riferimento per le razze zootecniche autoctone emiliano romagnole, con un focus sul bovino romagnolo, con la presenza di oltre 30 capi di Vitellone bianco, fra cui il toro ‘Dodo’ campione assoluto maschio senior 2019. Da sottolineare anche la rassegna interregionale della razza asino romagnolo con 50 esemplari. Sul fronte dei cavalli, hanno attirato molto interesse anche i 25 capi maremmani presentati dalla Bardella Maremmana, che hanno presentato giochi e caroselli. Per quanto riguarda gli ovini, seguitissima la tosatura delle pecore.

Dieci mostre

E ancora dieci le mostre allestite, da quelle dedicate al mondo animale, a quelle di piante e fiori, alle macchine e attrezzature agricole, al modellismo, con sei incontri tematici. Tanti anche i laboratori di cucina e del gusto, fra disfide tra le diverse piadine della Romagna e show cooking dedicati allo scalogno di Romagna Igp e quello dedicato alle carni del vitellone bianco dell’Appennino centrale è stata davvero una festa a misura di famiglia. Un successo che per l’assessore all’Agricoltura, Pierangelo Raffini «è un gioco di squadra riuscito. La Fiera è un fiore all’occhiello in Regione e una dimostrazione di come un’amministrazione locale può creare eventi di successo. Abbiamo ricevuto innumerevoli complimenti sia dal pubblico che dagli espositori. Diamo a tutti l’appuntamento per l’edizione 2023».

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