Imola, classi affollate alle superiori anche più di 30 in aula

Imola

Le lezioni sono appena ricominciate, ma tanto basta per confermare alcune criticità da tempo annunciate. Se il sistema dei trasporti pubblici, infatti, pare al momento non aver sofferto eccessivamente il rientro con una presenza in classe tornata al 100% degli studenti, grazie al potenziamento del servizio, la riattivazione delle classi serali e la numerosità delle classi rimane questione all’ordine del giorno.

Classi pollaio

Quest’ultima sicuramente lo è per la maggior parte degli istituti superiori imolesi, che hanno visto l’avvio della scuola con classi che toccano, e a volte superano, i 30 studenti. Succede, ad esempio, al Paolini-Cassiano, dove la nuova dirigente Stefania Galeotti ha già segnalato la situazione: «Alcune classi sono numerosissime. Ho una prima con 32 studenti, molte si attestano tra i 29 e i 30 alunni. Penso che giusto un paio siano sotto ai 25 – spiega Galeotti, in riferimento al fatto che la frequenza al 100% divenuta prioritaria comporta una deroga sulle distanze da mantenere –. È fondamentale il rispetto delle regole da parte dei ragazzi se vogliamo continuare in presenza. Chiaramente è un sacrificio con classi così numerose, considerando anche che veniamo da un’estate molto più “allentata” nei comportamenti da mantenere rispetto all’anno scorso». Si trova a gestire la stessa situazione Gian Maria Ghetti, preside dello Scarabelli-Ghini e reggente del Polo Alberghetti: «Alcune classi sono molto numerose, da 29, 30 studenti. Costituiscono un problema in quanto le aule risultano affollate e difficilmente riusciranno ad utilizzare i laboratori in maniera efficace».

Corsi serali

Sebbene appaiano slegati, i corsi serali sono legati a doppio filo alla situazione delle lezioni diurne, poiché le richieste di organico aggiuntive per far fronte all’emergenza andranno a coprirne il fabbisogno in termini di docenza, come aveva anticipato Ghetti nelle scorse settimane. «Metteremo in fila le priorità, e sicuramente tra queste c’è riattivare la futura quinta del corso serale a fronte di una criticità del diurno – commenta Galeotti –. Se rimangono fondi utilizzeremo tutta la nostra creatività per formare una classe unita di terza e quarta».

Trasporti

La numerosità degli studenti pare invece non abbia creato grossi problemi all’azienda Tper, che dal 13 settembre ha implementato il servizio per coprire il fabbisogno. «Non abbiamo ricevuto segnalazioni da parte degli studenti – fa sapere Galeotti –, però potrebbe essere dovuto anche al fatto che nelle prime due settimane le lezioni non sono ancora a pieno regime». Qualche problema, invece, ma non di capienza, lo hanno avuto gli studenti di Ghetti, soprattutto quelli residenti fuori Imola: «C’è stato qualche problema con dei ritardi che, seppure lievi, hanno fatto perdere le coincidenze agli alunni che vengono da lontano».

Per far fronte al rientro a scuola in presenza al 100%, l’azienda di trasporti Tper ha previsto un potenziamento del servizio a partire dal primo giorno di scuola. Per il circondario imolese sono state previste 70 corse supplementari al giorno su 11 linee (94, 101, 104, 114, 141, 143, 151, 154, 161, 163, 247), per un totale di 13 autobus in più. Oltre a questo, sono stati attivati monitoraggi come l’anno scorso che finora hanno dato riscontri positivi per l’azienda: «Tper ha disposto punti di presidio con proprio personale operativo alle fermate con la collaborazione di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Il servizio è risultato adeguato, con un riempimento dei bus al di sotto del limite in vigore dell’80%. Continuiamo però a raccogliere informazioni per tarare sempre più l’offerta e intervenire in caso di corse più affollate. L'80%, infatti, consente carichi sostenuti spesso vissuti come eccessivi anche se sono in regola».

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