Le istituzioni, i volontari della Croce rossa, il mondo della cultura imolese: tutta la cittadinanza, in definitiva, ha voluto portare l’ultimo saluto a Nieves Tirapani, abbracciando i suoi familiari in una Cattedrale piena di gente e di commozione nel corso del funerale celebrato da Tommaso Ghirelli, vescovo emerito di Imola.
Scomparsa domenica scorsa a 89 anni, la farmacista che ha lavorato per una vita nella storica Farmacia Lenzi di Faenza, ora gestita dal figlio, era nata a Imola il 15 gennaio 1934. A soli 18 anni era entrata nella Cri come allieva infermiera volontaria e in seguito si è laureata in Farmacia all’Università di Bologna. Parallelamente alla professione, ha proseguiuto l’attività di volontariato prestando servizio in occasione degli attentati commessi nel 1980 alla stazione di Bologna e nel 1984 in Val di Sambro, partecipando a missioni in Algeria e Libano e in occasioni di terremoti.
Nel tempo ha rivestito vari ruoli in Cri (vice ispettrice di comitato e vice ispettrice regionale dell’Emilia Romagna) e le sono state assegnate due importanti onorificenze: la targa d’argento per i 66 anni di servizio e la medaglia d’oro con diploma di benemerenza di prima classe. Ma questo non è tutto, in quanto nel frattempo Nieves ha ricoperto ruoli importanti in ambiti culturali, tra cui la presidenza dell’associazione Dante Alighieri, cimentando anche con la scrittura, con la pubblicazione del libro “Le interviste impossibili”.