Imola, chiuso in camera del suo B&B dopo essere stato derubato

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Telefona a un bed and breakfast per chiedere se c’è una camera disponibile. Poi un imolese classe 1976 si presenta sul posto, accompagnato da un complice, un marocchino classe 1992, residente a Reggio Emilia però di fatto stabilitosi in città, con la sola intenzione di derubare il titolare, un imolese classe 1951. Entrambi prendono l’uomo a calci e a pugni e minacciano di fargli del male con il collo di una bottiglia di vetro rotta, fino a quando non si arrende e consegna loro i 2.900 euro che ha nel portafoglio. Poi lo chiudono a chiave dentro a una stanza. Ma la grande memoria visiva del titolare e un nome di donna indicato nell’elenco degli ospiti dei giorni precedenti, che i poliziotti del commissariato di via Mazzini riconoscono immediatamente, consentono loro di risalire molto velocemente ai due malviventi, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, denunciati per rapina aggravata in concorso.

Il fatto

L’episodio risale agli ultimi giorni dello scorso anno. L’italiano chiama il b&b inventandosi come scusa una richiesta di informazioni. E quando lui e – a sopresa – il marocchino arrivano, il loro unico obiettivo sono i soldi. Di fronte al titolare che nega di averne in casa, non esitano a passare alle botte, ai calci e alle minacce pur di riuscire ad ottenere quello per cui sono venuti. Ed è a quel punto che l’uomo cede e dà loro 2.900 euro. A lanciare l’allarme sono i vicini di casa, che sentono le sue grida di aiuto e telefonano alla Polizia. Intervengono sia gli uomini al comando del dirigente Luciano Di Prisco sia i Vigili del fuoco, per aprire la porta della camera in cui è rinchiuso. E quando entrano si trovano davanti l’uomo pieno di lividi.

Le indagini

A chiudere le indagini in poco tempo ha contribuito, prima di tutto, il titolare del b&b, che nonostante la situazione in cui si è trovato è stato in grado di fornire ai poliziotti una descrizione molto dettagliata dell’italiano. Ma anche il nome di una donna nel diario degli ospiti che gli agenti conoscevano molto bene, perché è la compagna di uno dei due rapinatori. Ed è attraverso di lei che sono riusciti a arrivare prima all'italiano e successivamente al marocchino, che la loro vittima ha riconosciuto subito nelle fotografie segnaletiche che i poliziotti gli hanno mostrato.

Sette giorni di prognosi

Per il trauma facciale e le ecchimosi al volto riportate a seguito dei pugni e dei calci che ha subito, il titolare del b&b è stato dimesso dal Pronto soccorso con una prognosi di sette giorni.

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