Imola, centro La Tozzona: i residenti vogliono vederci chiaro

Strani movimenti in Pedagna intorno al centro sociale La Tozzona. Forse per la costruzione di una nuova tensostruttura e di campi da tennis, queste le voci che corrono. Il comitato Agorà Montericco vuole vederci chiaro e scrive un appello pubblico, o forse più un’esortazione, all’Amministrazione. Con gli indizi notati negli ultimi giorni hanno deciso di non attendere oltre: «Vorremmo sapere cosa ha intenzione di fare il sindaco in un’ottica di confronto partecipativo – spiega il comitato, particolarmente risentito del fatto che un’occasione recente per parlare del progetto a detta loro ci sarebbe anche stata, quando Panieri e l’assessore Raffini hanno illustrato al quartiere il piano degli investimenti –. Non hanno fatto alcun cenno alla costruzione di nuove strutture. Se lo avessero fatto ce ne saremmo accorti. Il nostro è un quartiere verde, e siamo estremamente favorevoli a nuove strutture sportive, ma vorremmo anche poter dialogare sulle intenzioni».

Indizi

A suscitare i dubbi sono stati «alcuni pali» comparsi oltre il parcheggio più piccolo del centro sociale lungo via Punta, che delimiterebbero «futuri campi da padel o da tennis – raccontano dal comitato –, nonché la presenza di alcuni “tecnici” per fare delle misurazioni. È stato anche messo in ordine il deposito adiacente al centro sociale. Insomma, abbiamo notato dei movimenti. Qualcosa cioè di più concreto di sole voci che corrono tra i residenti della zona». L’area dove adesso si trova il campo da calcio sarebbe quella destinata, per i componenti del comitato, alla costruzione di una seconda tensostruttura.

Le richieste

La lezione impartita all’Amministrazione, secondo il comitato, con le proteste sul tramontato progetto dell’isola ecologica a Montericco dovrebbe essere fresca: «Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico e significherebbe prendersi gioco di qualcuno, in questo caso gli abitanti della Pedagna. Siamo favorevoli alle strutture sportive ma vorremmo fossero più diffuse, non tutte concentrate sul centro sociale, dove esiste già un problema di parcheggi, e dove aumenterebbe il traffico e l’inquinamento acustico. Vorremmo capire – concludono dal comitato – come l’Amministrazione ha intenzione di organizzare il quartiere, ma senza scoprirlo dalla sera alla mattina. Perché non siamo i segugi di nessuno. Ancora una volta ci sembra che il sindaco voglia prendere le distanze dai cittadini, senza ascoltare il loro parere senza attuare alcun percorso partecipativo che sembrava fosse iniziato solo un anno fa».

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