Imola, centro chiuso per ferie in attesa dei grandi eventi

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Una città che si svuota, seppur con gradualità. Con l’inizio di questa seconda settimana di agosto tanti sono i negozi, pubblici esercizi e aziende che per almeno un paio di settimane abbassano e abbasseranno le saracinesche. Se vogliamo, un ritorno alla normalità pre Covid, visto che nel biennio precedente gli unici cartelli, anche in estate, che si vedevano affissi sulle vetrine riportavano al massimo i decreti ministeriali invece che informazioni di necessarie intenzioni di voler staccare la spina. Un segno e un segnale che la voglia e soprattutto la possibilità di prendersi una o due settimane di ferie non solo è necessario ma possibile.

«Abbiamo avuto una tarda primavera e una prima parte d’estate positivi – commentano i presidenti Danilo Galassi (Ascom) e Sabina Quarantini (Confesercenti) – e in linea con la situazione pre Covid. I saldi hanno ulteriormente aiutato i nostri associati a incassare qualcosa in più rispetto al biennio precedente, quindi possiamo dire che è giusto così».

Ma c’è anche chi di fermarsi in modo continuativo non vuole o non riesce e così decide di rimodulare gli orari di apertura. Molti, infatti, sono i negozi e le attività che tengono aperti durante il mattino per poi riservarsi qualche ora di riposo al pomeriggio non aprendo le proprie aziende. Un modo, comunque, per permettere ai clienti e a quei turisti che passeggiano per la città di poter ancora usufruire dei saldi. Parentesi promozionale che terminerà a fine mese per il periodo estivo.

Fornelli spenti

Più difficile invece è trovare un ristorante aperto. Tanti, soprattutto quelli presenti in centro storico, fino alla settimana dopo Ferragosto terranno i fornelli delle proprie cucine spenti. «Un ritorno alla normalità – evidenzia Quarantini di Confesercenti – anche perché questa prima parte dell’anno non è andata male. I grandi eventi hanno premiato, anche se non tutte le tipologie commerciali, la ripresa di una normale quotidianità, con la possibilità di effettuare, per esempio, cerimonie e momenti di festa, hanno aiutato i comparti di abbigliamento, accessori e ambiti inerenti; fino ad arrivare alle iniziative in centro che hanno ridestato interesse per il passeggio e lo shopping».

Grandi eventi in arrivo

In attesa che fine agosto arrivi, le speranze e le attese non mancano che si possa proseguire sul solco fin qui tracciato. «Al rientro dalle ferie – sottolinea Galassi – Imola si troverà a ospitare alcuni grandi eventi (Historic Minardi day, Crame, ndr) e anche il territorio circostante dovrebbe tornare a far affluire persone e turisti, come con il Cersaie di Bologna. Tutti segnali che fanno ben sperare per pubblici esercizi, ristoratori, bar e alberghi. Performance che si allineino a quelle ottenute con la Formula 1, i concerti, gli eventi pre estivi dei mercoledì e che quindi ci possa essere per tutti guadagno. Anche e soprattutto – concludono Galassi e Quarantini – alla luce di un’incertezza e una contingenza economica, ad esempio a causa dei rincari energetici e dell’inflazione, che tanto tanto tranquilli non ci lasciano».

Sabato scorso grande festa per i cento anni della signora Liliana Gollini. In realtà, gli anni li ha compiuti il 4 agosto, ma ha aspettato due giorni dopo per poter avere l’abbraccio di tutta la famiglia, a partire dai tre figli Angelino, Valentina e Valeria, con i loro coniugi, dei quattro nipoti e dei due pronipoti, oltre che di amici e vicini di casa. Mentre il sindaco Marco Panieri le ha formulato gli auguri, a nome della città, e le ha consegnato la medaglia dei centenari.

Nata il 4 agosto 1922 a Imola, più precisamente in località Ponticelli, in una famiglia di mezzadri, Liliana era la maggiore di quattro fra sorelle e fratelli. Fin da bambina ha accompagnato gli studi (fino alla quinta elementare) con il lavoro nei campi. «Adora fare i garganelli – sottolinea la figlia Valeria – che sono la sua specialità e le vengono benissimo».

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