La Vallata è senza dubbio una delle zone che, nel Circondario imolese, ha pagato il prezzo più alto per l’alluvione del 17 maggio, a causa delle numerose frane, alcune oggi ancora attive, che hanno ridisegnato la geografia di quei luoghi.
Strade interrotte o letteralmente sparite, abitazioni irraggiungibili, centinaia e centinaia di sfollati e gravi disagi un po’ in tutti e quattro i comuni. Non ha fatto eccezione Castel del Rio dove però, nonostante diverse strade comunali più periferiche e di campagna (come la Panoramica) siano vietate al traffico per gli smottamenti, il centro è sempre rimasto raggiungibile durante tutti questi lunghi giorni d’emergenza.
«Voglio ribadire ancora una volta che il paese, a differenza purtroppo di alcune frazioni, non è mai stato isolato. Anzi in centro non è proprio successo nulla e lo dimostrano gli edifici e le vie ancora intatte – fa sapere Fabrizio Gurioli, uno dei soci del ristorante “Il Gallo” di piazza della Repubblica –. Qui la piena del fiume Santerno, infatti, non ha causato grossi danni e la strada provinciale Montanara, che porta fino a Imola, non è mai stata chiusa né durante né dopo l’alluvione, così come i servizi di trasporto hanno sempre funzionato. Il danno, invece, lo sta facendo la disinformazione e la conseguente paura dei clienti, visto che abbiamo già ricevuto diverse disdette nei weekend e molte persone ci chiamano per sapere com’è la situazione attuale».
«Clienti impauriti»
Senza dubbio un problema non trascurabile per una comunità, quella alidosiana, che, in questi caldi mesi dell’anno, vive soprattutto di turismo. «La stagione estiva sta partendo proprio adesso e noi siamo pronti – prosegue Gurioli –. Voglio quindi far passare il messaggio che Castel del Rio è un paese sicuro e non ci sono criticità legate all’alluvione. Ne va delle tante attività economiche presenti e di chi come noi, ad esempio, può contare su circa cinquanta dipendenti. Sarebbe un bel guaio se nel fine settimana il ristorante rimanesse vuoto perché i clienti impauriti decidono di stare a casa. Ho provato anche più volte a spiegarglielo al telefono, mettendoli pure in contatto con gli uffici del Comune».
Rassicurazioni anche per dare visibilità ad un comune più vivo che mai, come dimostra l’evento «RipartiAmo Cdr» organizzato il 27 maggio scorso. Molti volontari, armati di decespugliatori e soffiatori, si sono ritrovati al mattino davanti alla chiesa per pulire ogni angolo del paese, comprese le aree verdi, dopo la tanta acqua caduta nelle scorse settimane. «Un’iniziativa bellissima – conclude Gurioli –, così come è stato bello vedere il senso di appartenenza alla comunità di tanti giovani. Questo per dimostrare a tutti che ci siamo rialzati e, come dice il titolo dell’iniziativa, siamo pronti a ripartire ed andare avanti».