Imola capitale degli scacchi: dagli 85 ai 7 anni, ecco 400 giocatori all'autodromo

Imola

Museo “Checco Costa” e alberghi di Imola e circondario pieni per i due tornei internazionali di scacchi che l’autodromo Enzo e Dino Ferrari ospita da ieri pomeriggio a mercoledì. «Nonostante la situazione attuale, che ha costretto una quarantina di partecipanti provenienti dall’Albania, dalla Nigeria, dal Sudafrica, dall’Iran e dall’India a cancellare la partenza, possiamo contare su circa 400 iscritti complessivi – spiega Roberto Vuilleumier, organizzatore della manifestazione –. Abbiamo battuto qualsiasi record pre-pandemia». E, «considerando le persone che accompagneranno i giocatori, possiamo stimare che siano circa seicento/settecento le persone che arriveranno e si fermeranno a Imola per questa occasione»¸ aggiunge. Insomma, un bella opportunità per Imola, che si appresta a dare ufficialmente il via ai festeggiamenti per il Natale proprio oggi. Il tutto, ovviamente, seguendo in maniera scrupolosa il protocollo anti-Covid, con mascherine, distanziamenti e pannelli trasparenti protettivi. Qualche curiosità sui partecipanti è d’obbligo. Il giocatore più anziano, che sta partecipando al torneo cominciato ieri, è Leonardo Felloni, classe 1936, dalla provincia di Milano. E nella stessa categoria (Torneo D-Under 1400) troviamo anche la giocatrice più giovane, Rebecca Mazza, classe 2014, dal bolognese. I partecipanti di casa nostra provengono da diciassette regioni su venti: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. La partecipazione straniera si concentra, per forza di cose, sull’Europa, con giocatori dalla Svizzera (la rappresentativa più numerosa, con tre partecipanti), dalla Francia (due), dalla Croazia, dalla Gran Bretagna, dalla Lettonia, dalla Moldavia e dalla Polonia (uno ciascuno). Senza dimenticare un partecipante dalla Repubblica di San Marino.

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