Imola, campagna elettorale partita. Selva di banchetti in centro

Imola

IMOLA. A Imola sono ricominciati a pieno ritmo i sabati di campagna elettorale in centro storico. Ieri mattina una buona fetta delle forze che si sono già schierate in campo per le prossime elezioni amministrative erano presenti, sui fronti diversi, coi loro banchetti. Mancava un po’ del mondo civico, Carmen Cappello, Valori Comuni e il gruppo che fa riferimento a Romano Linguerri, ma per il resto in molti hanno colto anche la prima occasione di poter scendere in piazza e distribuire materiale cartaceo e volantini, per effetto della nuova ordinanza della Regione che proprio da ieri ha consentito anche il ritorno della stampa negli esercizi pubblici.


«Per noi era il primo banchetto –racconta Giuseppina Brienza di Futuro in Comune –. Devo dire che il clima è molto differente da quello che ricordo nel 2018, meno diffidenza e meno scetticismo, anche meno livore se vogliamo, da parte delle persone e invece molta voglia di fare domande e approfondire. Abbiamo appurato di persona che gli imolesi sono attentissimi al tema della suola, anche perché lavoro e scuola sono talmente intrecciati e sarà importante parlare di questi argomenti per affrontare un autunno che si profila davvero difficile, i segnali di crisi sono molti, anche su Imola, e serviranno risposte concrete». Poco distante il banchetto del Pd con il candidato sindaco Marco Panieri che ha passato parte della mattina anche al tavolo degli alleati civici.
Prima uscita post lockdown, o come lo definiscono loro stessi «periodo di sospensione della democrazia», per il gruppo di Fratelli d’Italia. «Abbiamo raccolto in una sola mattina un centinaio di firme per la nostra petizione che chiede le dimissioni del governo Conte, per la situazione che le scelte di questo stesso governo hanno prodotto sul paese in questi mesi». Fratelli d’Italia è parte attiva della coalizione di centrodestra che al momento tarda ad esprimere un proprio candidato. «Liste civiche non ci hanno cercato, il ragionamento su programma e candidato è tutto interno all’alleanza fra i tre partiti di centrodestra» aggiunge Nicolas Vacchi.

Le due anime della Lega trovano spazio ai lati opposti del centro. Sotto la sede in via Emilia era presente l’ex consigliere Fabiano Cavina, mentre sotto i portici erano schierati, al consueto banchetto dove già in post lockdown avevano distribuito mascherine, Simone Carapia e il deputato tonelli che dal banchetto proponevano di istituire una taglia sui responsabili dell’investimento al carabinieri che sabato notte scorsa aveva cercato di bloccare l’auto con a bordo i ladri che avevano da poco fatto un colpo in una tabaccheria a Fusignano. Diecimila euro ha proposto di tirarli fuori di tasca propria il deputato leghista, e sindacalista del sindacato di polizia Sap, Gianni Tonelli, stessa proposta da parte di Carapia. Un’idea che ha sollevato anche critiche da parte di altri gruppi, in particolare della lista Futuro in Comune, guidata da Giuseppina Brienza, nonché da Rifondazione comunista che dice «No alle taglie da Far west, solidarietà per il carabiniere ferito». Intanto dal centrodestra non è ancora arrivato il nome di un candidato sindaco per il 20 e 21 settembre prossimi.

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