Imola, Ausl: «Se il virus dilaga, aumenteranno i casi gravi»

Imola

IMOLA. «Se perdiamo la guerra sul territorio perdiamo la guerra». Parte da questa consapevolezza il responsabile del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Imola Gabriele Peroni che spiega il momento con lucida preoccupazione. La sanità imolese, che non ha mollato un attimo dall’inizio della pandemia sta cercando con ogni mezzo di arginare il contagio sul territorio, anche se i numeri sono ormai più alti di quelli della prima ondata.
Bollettino di sabato
Anche ieri il bollettino dell’Ausl ha riservato cifre allarmanti, e dopo settimane si è registrato anche un decesso, una persona anziana con altre patologie pregresse positivo anche al Covid. Il decesso entrerà oggi nella statistica poiché è avvenuto ieri in giornata. Su 620 tamponi refertati venerdì e resi noti ieri sono stati 34 i casi di positività. Si tratta di 25 persone di Imola, 5 di Castel San Pietro, 2 di Mordano, 2 di Medicina e 1 Fontanelice. Sono 23 le persone sintomatiche, 11 le asintomatiche. Dall’indagine epidemiologica è stato rilevato che 8 persone sono state individuate dall’attività di contact tracing (5 persone erano già isolate in quanto contatti stretti di caso positivo e 4 fanno riferimento a focolai famigliari noti), le altre sono state testate perché sintomatiche. Salgono così a 830 i casi totali sul territorio e a 232 gli attivi, nove i ricoverati. Tre le guarigioni. «I numeri aumentano ovviamente perché la nostra potenza di tracciamento è molto aumentata rispetto a febbraio e marzo, quando molti casi non venivano intercettati. Dopo l’exploit di sabato scorso abbiamo visto che quel dato di 40 casi in un giorno, il numero si è sostanzialmente assestato poco al di sotto, intanto crescono i sintomatici. Quindi la preoccupazione è che si ingrossi la fascia delle persone con bisogno di ospedalizzazione. Se salta il sistema di tracciamento e isolamento veloce dei contagiati, allora bisognerà mettere in conto un aumento drammatico della quota di patologie più gravi. Ci stiamo preparando anche a questo, ma lo sforzo è quello di cercare di prevenirlo».


Tamponi e test a tappeto
Per fare questo, la sanità pubblica ha potenziato il lavoro di tracciamento che oggi nell’Ausl imolese avviene attraverso diverse “postazioni” e modalità. «Oggi i tamponi si eseguono all’ospedale per chiunque acceda, all’ospedale vecchio, al drive through spostato nel parcheggio dell’ospedale, a domicilio con le tre Usca operative sul territorio, nelle Case della salute di Medicina e Castel San Pietro dove verrà attrezzato un nuovo drive through. Inoltre c’è anche una attività dedicata di tracciamento per tutti gli operatori sanitari e dipendenti dell’Ausl stessa –spiega Peroni –. Il virus in realtà non si è mai spento, ci aspettavamo che il periodo critico si riproponesse più avanti, verso dicembre, invece è stato quasi immediato dopo la riapertura delle scuole, ma soprattutto di tutte le altre attività sociali».
Virus a scuola
Lo stesso bollettino parla di quattro nuovi contagi in ambito scolastico anche sabato. Le scuole coinvolte questa volta sono la media Pascoli di Mordano con uno studente asintomatico, contatto di un precedente caso scolastico, ultimo giorno di frequenza 19 ottobre. Si è provveduto a prolungare l’isolamento della classe coinvolta. Ancora un caso al liceo scientifico Valeriani di Imola dove è stato individuato uno studente asintomatico grazie ai tamponi effettuati alla classe, ultimo giorno di frequenza 16 ottobre. Si è provveduto a prolungare l’isolamento della classe coinvolta. Un caso in più anche allo Scarabelli, uno studente già isolato nell’ambito di un caso precedente, non residente sul territorio dell’Ausl di Imola, individuato grazie ai tamponi effettuati alla classe. L’ultimo giorno di frequenza è stato il 14 ottobre. Si è provveduto a prolungare l’isolamento della classe. Un caso anche al Liceo linguistico di Imola, asintomatico, che è andato a scuola fino al 10 ottobre. Compagni e docenti sono considerati contatti occasionali e saranno sottoposti a tampone di controllo. «Dall’inizio della scuola abbiamo gestito una cinquantina di classi scolastiche, le classi sotto osservazione perché considerate “attive” oggi sono 26 – spiega Peroni –. Nelle scuole le regole vengono rispettate e c’è stato un grande dispiegamento di forze e impegno. Ma ci sono anche molte altre occasioni di socializzazione per i ragazzi ed è lì che il contagio si diffonde». Anche i mezzi pubblici con cui arrivare a scuola rappresentano una vulnerabilità. «Certamente la questione è aperta –ammette Peroni – anche se non vi è certezza del link epidemiologico rispetto all’uso del mezzo pubblico, certo è assolutamente necessario che vengano rispettate distanze e indossate le mascherine. I comportamenti devono essere più attenti possibile. I ragazzi non devono considerarsi indenni dal virus, ormai è evidente che colpisce anche i più giovani». Complessivamente oggi a Imola ci sono 844 persone in isolamento fiduciario, ovviamente non tutte sono positive, ma crescono di diverse decine al giorno. «Se il virus dilaga, fra due settimane vedremo aumentare le patologie più gravi», teme il direttore della sanità pubblica imolese.

Il bollettino aggiornato di oggi. Su 373 tamponi refertati ieri dall'Ausl di Imola, sono 25 i casi di positività registrati e due le guarigioni. L'Ausl conferma che il decesso, già anticipato dal Corriere , riguarda un uomo di Imola di 87 anni morto al reparto Covid del Santa Maria della Scaletta. I positivi tracciati oggi sono: 11 persone di Imola, 7 di Castel San Pietro Terme, 4 di Medicina, 2 di Dozza, 1 di Castel Guelfo. Sono 19 le persone sintomatiche, 6 le asintomatiche rilevate tramite contact tracing. Sette erano già isolate in quanto contatti stretti al momento del tampone. 12 positività fanno riferimento a focolai noti, 13 sono casi sporadici.  Salgono così a 855 i casi totali e a 255 gli attivi. Restano 9 le persone ricoverate al S. Maria della Scaletta.

#getAltImage_v1($tempImage)

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui