Imola, area produttiva lungo la Selice in arrivo nuovi capannoni

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Lo skyline della zona industriale vedrà aggiungersi altri capannoni lungo la Selice, all’altezza di via Lasie, nel pezzo di terra che confina con via Fossetta Selice. Molto del verde che vediamo nelle aree circostanti la circonvallazione, in particolare nel distretto industriale, infatti, è per gran parte già destinato ad opere di urbanizzazione, e spesso lo è da più di 20 anni. Per questo quando si sente parlare di “consumo di suolo zero” si deve tenere in considerazione quello che nei piani urbanistici è già considerato edificabile: perché se oggi appare come prato incolto non significa che domani non potrà diventare un altro nuovo capannone.

Nuova area produttiva

Il pezzo di terreno interessato è l’«ambito Asp AN 2.9: via Lasie», un quadrante del “rettangolo” disegnato dalla Selice, dalla Lasie, da via Fossetta Selice fino al casello dell’autostrada, la cosiddetta area “ex Fucina”. In questa porzione di terreno, che «possiamo idealmente dividere in quattro con una croce, i due sub-ambiti sulla Selice sono destinati ad uso commerciale, mentre i due retrostanti sono a destinazione logistica e/o per la produzione – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo economico di Imola Pierangelo Raffini –. Quell’area è dell’impresa Zini. È tra le aree che mostriamo quando ci viene manifestato un interesse. C’è da dire che se la logistica ci cerca di suo, per il settore della produzione dobbiamo attivarci noi. Zini al momento sta lavorando per trovare interlocutori».

Il progetto

Non si sa dunque ancora cosa sorgerà esattamente in quest’area, ma la delibera di giunta, che ha approvato il Piano urbanistico attuativo e lo schema di convenzione, senza bisogno di ulteriori passaggi in Consiglio, dopo quelli avvenuti nei mesi scorsi, ha allegato una planimetria di progetto, seppur con possibilità di modifiche. Il piano prevede un’area di 7710 metri quadrati di verde pubblico verso la Lasie, 5220 metri quadri di parcheggi, 7 “riquadri” di superficie fondiaria edificabile di dimensione intermedia rispetto ai precedenti e delle strade di collegamento verso la Lasie e la Selice con una piccola rotatoria. «I dimensionamenti di strade, parcheggi e verde sono definiti in base alla funzione produttiva – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Michele Zanelli, che ha precisato mancano ancora gli step urbanistici definitivi –. Zini ora può predisporre le opere di urbanizzazione dell’ambito, poi successivamente serviranno i Pdc, cioè i permessi di costruire».

E l’ambiente?

Questa nuova approvazione si scontra con i ripetuti annunci di un censimento dei capannoni sfitti da riutilizzare, su cui Raffini spinge da tempo: «Gli strumenti di pianificazione hanno tempi molto lunghi. Solo per fare un esempio recente, l’autoparco, in cui terreni sono stati appena acquisiti, è nel piano regolatore dal ’98 – ha risposto Zanelli –. Questo va di pari passo con la mappatura del territorio per un quadro aggiornato del patrimonio edilizio esistente. Quello che abbiamo risale al Psc del 2015, e non specifica le tipologie di costruzioni. Abbiamo diversi target: gli immobili rurali, quelli del centro e, con l’Unibo, anche gli immobili industriali. È anche un requisito imposto dalla legge regionale, che dobbiamo raggiungere entro primavera».

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