Imola, accordo tra Ausl e sindacati: 16 assunzioni in ospedale

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Sono sedici le assunzioni che il direttore generale dell’Azienda usl di Imola Andrea Rossi e il primo cittadino Marco Panieri si sono impegnati a portare avanti nel più breve tempo possibile per cominciare a risolvere il problema dell’aumento dei carichi di lavoro e del mancato rispetto del riposo per il personale dell’ospedale Santa Maria della Scaletta, e dell’allungamento dei tempi di attesa per le visite specialistiche ambulatoriali e per gli interventi chirurgici per i cittadini.

A darne l’annuncio sono Erika Ferretti della Fp-Cgil, Sauro Dal Pane dello Spi-Cgil e Mirella Collina, segretaria generale della Cgil cittadina. Ma «quanto definito nell’incontro è una prima risposta, non del tutto risolutiva, che apre un percorso condiviso – sottolineano – in cui come Cgil saremo impegnati per migliorare le condizioni di lavoro del personale e i servizi ai cittadini».

Gli impegni presi

Partendo dalle assunzioni in urgenza, si tratta di «tredici infermieri, due Oss e un autista di ambulanza – entrano nei particolari Ferretti, Dal Pane e Collina – in arrivo entro fine luglio e da inserire nei settori più in difficoltà di organico». Rossi e Panieri hanno «garantito, inoltre, il mantenimento sia delle Oss che svolgono servizio notturno nei reparti di degenza, implementato per il Covid e richiesto espressamente dalla Cgil – aggiungono –, sia degli infermieri diurnisti nel fine settimana, già previsto nel periodo Covid». E «sono programmate assunzioni di medici per oculistica, per cardiologia e pneumologia, utili ad abbattere le liste d’attesa – chiudono la panoramica –, così come assunzioni per il blocco operatorio».

Le relazioni sindacali

Contemporaneamente, «abbiamo ribadito e condiviso la necessità di un coinvolgimento maggiore degli operatori sanitari e dei cittadini alle problematiche sanitarie – continua il gruppo –, con lo scopo di creare soluzioni condivise e un clima più sereno all’interno di un luogo di lavoro che già per natura crea stress e disagio emotivo». E il sindaco e il direttore generale dell’Ausl «hanno recepito quanto da noi richiesto sul mantenimento di corrette relazioni all’interno dell’Ausl, che si traducono in incontri specifici sugli organici in base anche alle richieste effettuate dalla Funzione pubblica della Cgil con la presenza del direttore generale – osserva – e incontri a livello circondariale rispetto alle strategie da mettere in campo nei prossimi mesi sulla medicina territoriale, sulle liste d’attesa e sulle riorganizzazioni programmate in sanità anche in previsione dei progetti del Pnrr».

La sanità pubblica

Infine, «abbiamo ribadito l’importanza per la nostra organizzazione sindacale della salvaguardia della sanità pubblica, valore che temiamo sia intaccato dai continui disagi che i cittadini incontrano in questo periodo – concludono Ferretti, Dal Pane e Collina –. Lo spostamento di prestazioni verso la sanità privata non ci convince e deve essere utilizzata esclusivamente nel caso di reperimento di personale qualora non vi siano graduatorie attive».

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