Ilaria Maria Sala a Forlì: "Io c'ero a piazza Tienanmen"

Cultura

FORLI'. “Meiyou banfa”, non c’è niente da fare in cinese: ecco cosa viene da pensare quando un portavoce del ministero della Difesa cinese, in conferenza stampa pochi giorni fa, minimizza i fatti del 4 giugno 1989 in piazza Tienanmen e precisa: «Non sono d’accordo con l’uso della parola repressione».
Ben venga allora la presentazione di “Pechino 1989” di Ilaria Maria Sala, edizioni Una Città, sabato 8 giugno alle 17 nella biblioteca Gino Bianco in via Duca Valentino 13 a Forlì.
Ilaria Maria Sala, scrittrice e giornalista, era a Pechino nei giorni dei cortei e ricorda «gli sguardi pieni di ottimismo e speranza di chi marciava nei cortei, di chi pedalava per raggiungere gli altri, convinto di partecipare alla lotta per un futuro diverso, più aperto, per la Cina tutta. Sguardi che non ho mai più rivisto a Pechino».
Oggi collabora con Quartz, The New York Times, Hong Kong Free Press, Internazionale e Una Città. Nata a Forlì, studi a Firenze e a Londra, vive a Hong Kong. “Pechino 1989” è un saggio breve, un diario vivo dei giorni di Tienanmen arricchito dalle foto eseguite allora dall’autrice. Un testo per nulla autoreferenziale che porta il lettore a rivivere in presa diretta quei momenti e a far sentire false e imbarazzanti le censure del regime che trent’anni dopo cerca di cancellare la verità di quei fatti.

L'intervista a Sala sul Corriere Romagna oggi in edicola.

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