Il veterinario Guerra sarà processato con rito immediato

C’erano tutti, tranne lui, che pur senza volerlo li ha trascinati con sé sotto inchiesta. C’erano cinque dei suoi clienti accusati di maltrattamento o uccisione di animali per avere autorizzato operazioni chirurgiche o eutanasie senza che ce ne fosse la reale esigenza. C’erano entrambi i genitori, indagati per via di un fucile detenuto illegalmente in casa e scoperto durante un sopralluogo delle forze dell’ordine nel corso delle indagini. Mancava solo lui, il dottor Mauro Guerra, principale imputato di un processo che ieri ha preso il via con l’udienza preliminare davanti al giudice Corrado Schiaretti. Il veterinario di Sant’Antonio, oggi 49enne, ha chiesto il giudizio immediato tramite gli avvocati Claudio Maruzzi e Antonio Vincenzi, convinti di poterne dimostrare l’innocenza in un pubblico dibattimento ancora da fissare, che in quanto tale potrà accogliere quantomeno fra gli spettatori tutti quei clienti sparsi tra le province di Ravenna e Ferrara che con l’avvicinarsi del processo si sono mobilitati per difenderlo a mezzo stampa.

Le posizioni

Diversa la strada scelta dagli altri imputati. Tra questi, l’ex direttrice del carcere di Ravenna e attuale responsabile del penitenziario di Forlì, Carmela De Lorenzo. E’ accusata insieme al marito per la morte di Balto, il labrador di 16 anni la cui eutanasia, nell’agosto del 2020, ha dato il via all’intera indagine coordinata dal sostituto procuratore Marilù Gattelli e condotta da Polizia locale, Carabinieri forestali e Finanza. Assistiti dall’avvocato Ermanno Cicognani saranno giudicati con rito abbreviato, condizionato dall’esame di tre testi, indicati sulla base di particolari indagini difensive alla luce delle quali il pm ha chiesto tempo 30 giorni per effettuare accertamenti suppletivi.

Il giudice si è invece riservato sul rinvio a giudizio del vicino di casa dei coniugi, un 80enne al quale la dirigente della casa circondariale e il marito affidarono il quadrupede durante un periodo di assenza. Secondo l’accusa, l’animale fu lasciato solo e sofferente, senza cibo né acqua; soccorso da un agente della Polizia locale, fu affidato al pronto soccorso veterinario che ne accertò le condizioni precarie, ma non disperate. Opposta la ricostruzione del legale dell’anziano, difeso dall’avvocato Francesco Furnari: il vicino sarebbe stato l’unico ad essersi preso cura dell’animale, ormai giunto agli ultimi giorni, accudendolo come meglio poteva nei caldi giorni di agosto. Contattati al telefono – prosegue l’accusa – i proprietari di Balto avrebbero informato a loro volta Guerra, che invece di salvarlo avrebbe deciso di sopprimerlo il giorno stesso, senza anestesia.

Ci sono poi altri due clienti che attendono la decisione del gup sull’eventuale rinvio a giudizio. Si tratta di un 43enne assistito dall’avvocato Luca Berger, che avrebbe portato il proprio cane dal veterinario per praticare illegalmente la cauditomia, cioè il taglio della coda, per conformarsi agli standard di razza, e per questo accusato di maltrattamenti. Il proprietario avrebbe anche praticato un vaccino all’animale in assenza del veterinario, lasciando poi contraffare il libretto sanitario dell’animale. Stessa sorte anche per una 40enne di Sant’Antonio tutelata dall’avvocato Lelli Mami, che non si sarebbe fatta scrupoli pur di difendere il veterinario, contattando il padrone di un pitbull, Iron, diffamandolo e minacciandolo. Il motivo? Il cliente aveva denunciato il veterinario alla luce di un intervento choc, nel quale l’animale era stato operato senza alcun sedativo per poi scampare per sua fortuna alla proposta del dottore di praticargli una puntura letale.

Vengono infine i genitori del dottor Guerra. La loro posizione (che sarà definita con rito abbreviato come deciso dall’avvocato Carmelo Marcello) è marginale, e riguarda la detenzione illegale di un fucile da caccia. Curioso però rimarcare la circostanza del ritrovamento: vale a dire le indagini sul maxi giro d’affari del figlio, mai dichiarato al Fisco. Il professionista avrebbe infatti tenuto una doppia contabilità in nero, con un’evasione fiscale affiorata nel dicembre del 2021, quando furono scovati e sequestrati oltre 615mila euro in contanti nascosti in casa. Solo la punta dell’iceberg delle accuse mosse nei confronti del principale imputato, che si somma alle iniezioni letali di Tanax senza anestesia, alle falsificazioni dei libretti, e ai farmaci “fai da te”. Una montagna di accuse, di un processo tutto da celebrare, che ha diviso l’opinione pubblica.

La Lav: «Radiateil professionistadall’Ordine»

La Lav chiede «l’immediata radiazione» di Mario Guerra dall’Ordine dei veterinari. Viste le pesanti accuse, gli animalisti, presenti in aula con la responsabile Area Animali Familiari, Alessandra Ferrari, ritengono che l’Ordine debba agire subito. La Lav si è costituita parte civile. «Il veterinario – dice l’associazione – è la figura di fiducia a cui le famiglie affidano cani e gatti affinché vengano curati»; per questo chiedono che l’Ordine professionale «dia un segnale forte a chi ogni giorno affida la vita dei propri animali alle cure dei veterinari: radiazione immediata di Guerra». Secondo La Lav il veterinario, anche se ancora in attesa di giudizio, non dovrebbe esercitare la professione.

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