Il sindaco di Forlì: "Sì al green pass se induce tante persone a vaccinarsi"

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«L’unico presidio efficace che abbiamo per superare il prima possibile questo momento di emergenza sanitaria è il vaccino, quindi il mio consiglio, da medico e da sindaco è uno solo: vaccinarsi». Il primo cittadino Gian Luca Zattini sgombra il campo da dubbi e polemiche in tema di Covid con un’affermazione molto chiara.

Sul Green pass si sentono pareri contrastanti, pensa che sia giusto richiederlo nei luoghi pubblici? Ci saranno problemi per effettuare i controlli?

«Sui controlli prevedo problemi di sicuro, è difficile pensare che gli esercenti si mettono a fare una verifica puntuale del green pass. Non entro nel merito delle polemiche relative all’obbligatorietà, ma se il green pass sta inducendo molte persone a vaccinarsi, ben venga».

I contagi stanno crescendo e le varianti fanno paura, ma per fortuna per il momento non aumentano i ricoveri, pensa che il pericolo maggiore sia passato o permane la stessa l’allerta?

«Mi sento più tranquillo sul fronte sanitario perché la situazione è migliorata, assolutamente, però questo non toglie che tutto il sistema paese deve avere una capacità di intercettare la situazione, con i vaccini. Il virus inventerà sempre nuove varianti, per natura cambia, bisogna farsi trovare pronti. Io continuo a dire: vaccino, vaccino vaccino. Il resto non conta e tutti i dibattiti che si fanno sono dannosi, hanno disorientato la gente. C'è tanta confusione, vaccinarsi è una questione di responsabilità».

Settembre si avvicina, ma restano alcuni nodi sul fronte scuole, come fare per garantire le lezioni in presenza?

«Di sicuro temo che si ripresenterà il problema trasporti, che andrebbe risolto una volta per tutte. Per quanto riguarda gli insegnanti, serve un atto di responsabilità, tutti dovrebbero essere propensi alla vaccinazione, al pari dei sanitari che operano in un contesto nel quale hai a che fare con persone che si affidano a te e che vanno tutelate. Noi come Comune faremo quanto possibile per ampliare gli spazi per i ragazzi e tutti si devono impegnare perché venga garantita la scuola in presenza. Basta con la dad, i dati sulle prove Invalsi dimostrano che non può sostituire le lezioni in presenza".

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