Crédit Agricole, utile netto in crescita nei primi nove mesi

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Utile netto a 789 milioni di euro per Crédit Agricole in Italia, nei primi nove mesi del 2021. Il risultato aggregato, al netto delle imposte derivanti in particolare dall’operazione di acquisizione di Creval, di cui 603 milioni di pertinenza del Gruppo Crédit Agricole, ha fatto registrare un +43% anno su anno. L’attività commerciale – come spiega l’Istituto di credito - continua a essere dinamica, con un totale dei finanziamenti all’economia pari a 93 miliardi di euro e una raccolta totale che sale a 311 miliardi di euro. L’utile netto consolidato si attesta a 343 milioni, con una crescita del 103% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, al netto delle componenti straordinarie e del badwill provvisorio generato in seguito all’acquisizione del Credito Valtellinese. 

I risultati dei primi 9 mesi del 2021 – viene sottolineato – dimostrano la capacità del Gruppo bancario di generare utili in modo continuativo grazie ad un modello di business equilibrato e diversificato, con un’offerta ampia e integrata.

A dimostrazione di un forte dinamismo commerciale, da inizio anno sono stati acquisiti 110 mila nuovi clienti, grazie sia all’apporto della rete commerciale sia al contributo del canale digitale (28% dell’acquisition); sono stati erogati 2,6 miliardi di nuovi prestiti per acquisto abitazione e collocati 7,6 miliardi in prodotti Wealth management con 2,5 miliardi di nuovi flussi netti. 

Si consolida la redditività con ricavi in aumento del 7% rispetto all’anno precedente, sostenuti dalla solida performance commissionale su tutte le linee di business (+15% anno su anno). In incremento anche i finanziamenti a famiglie e imprese, con quote di mercato in aumento sia per i mutui casa che per i prestiti agroalimentari rispettivamente al 6,6% e al 7,3%.

Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con circa 17.500 collaboratori e circa 5,2 milioni di clienti. Il Gruppo è composto, oltre che dal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, anche dalle società di Corporate e Investment Banking (Cacib), Servizi Finanziari Specializzati (Agos, Fca Bank), Leasing e Factoring (Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi, Caceis), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (Indosuez Wealth Management in Italia e CA Indosuez Fiduciaria). 

Le attività preparatorie al progetto di fusione di Creval in Crédit Agricole Italia procedono secondo le tempistiche pianificate. Inoltre si sta estendendo progressivamente – si legge in una nota del Gruppo – l’intera gamma dei prodotti Crèdit Agricole a tutta la clientela, ampliandone l’offerta e incrementando le sinergie tra le entità del Gruppo. L’ingresso di Creval ha permesso al Gruppo di rafforzare la propria presenza nelle aree più produttive del Paese e di accedere a nuove Regioni.

Sostegno a famiglie e imprese

L’attività commerciale registra nei primi nove mesi del 2021 risultati significativi su tutte le linee di business, proseguendo il trend positivo evidenziato già nel primo semestre,di ritorno ad una produttività sui livelli pre-crisi: collocati circa 7,6 miliardi di prodotti legati al risparmio gestito (in aumento del +63%), con sviluppo sia del segmento bancassicurativo che del risparmio gestito. Sono stati erogati circa 2,6 miliardi di nuovi prestiti per acquisto abitazione, con un incremento del +17% anno su anno del numero dei nuovi mutui, ed aumento dei volumi intermediati di credito al consumo (+56%). I volumi mostrano un andamento positivo in tutte le principali componenti: impieghi clientela in crescita grazie all’andamento dinamico dei prestiti alle famiglie e dei finanziamenti alle imprese; risparmio gestito in aumento del +13%, grazie anche alla dinamica positiva dei flussi netti; raccolta diretta in aumento del +4%, trainata dal trend di forte crescita dei risparmi detenuti in liquidità come tutela dalla crisi. La produzione dei mutui è in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita molto sensibile (+58%) dei lead online. Con il lancio del Mutuo giovani nel luglio scorso la quota di under36 che ha richiesto un mutuo sul sito del Gruppo è passata dal 38% al 63%. 

Crescita dei ricavi e contenimento degli oneri

Il forte impulso commerciale si riflette positivamente sui proventi che aumentano del +7%.I costi operativi risultano stabili. L’andamento congiunto di proventi in crescita ed oneri stabili si riflette in un generalizzato miglioramento dell’efficienza.  

Le incidenze dei crediti deteriorati netti sono in ulteriore riduzione al 2,7%, si attestano all’1,0% le incidenze delle sofferenze nette. Migliorano le coperture del portafoglio non performing che si portano al 54%, mentre quelle delle sofferenze sono pari al 69,5%. 

Da segnalare l’impegno del Gruppo nella formazione (nei primi nove mesi del 2021 sono state erogate più di 124.000 ore formative; pari a circa 16.620 giornate lavorative, coinvolgendo circa il 98% della popolazione aziendale e l’impegno per il sociale e la sostenibilità. Nell’ottobre scorso le società del Crédit Agricole in Italia e Save The Children hanno lanciato un progetto triennale che coinvolge 100 scuole in tutta Italia sull’inclusione sociale e digitale dei giovanissimi, “Connessioni Digitali”, con l’obiettivo di migliorare le competenze digitali dei giovani che frequentano le scuole secondarie di primo grado, contrastando la povertà educativa digitale.

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