Il riccionese Enko disegna i muri da Londra al Trc

Enko, nome d’arte dello street writer Michele Costa, varca le soglie nazionali e approda a Londra per un progetto davvero speciale. Riccionese, famoso nel mondo degli street artist, era stato autore del celebre murales dedicato al “Sic”, Marco Simoncelli, dopo la tragica scomparsa del campione romagnolo. Opera che fu cancellata per via dei lavori al Trc, rimpiazzato dal famoso “muro della discordia”. Proprio questo potrebbe a breve diventare la tela per un progetto di riqualificazione in chiave “street culture” con la sua firma. Ma il progetto in cui è stato coinvolto gli permetterà di portare le sue opere in una delle gallerie d’arte più iconiche di Londra: Belsize Lane, uno spazio su due piani concepito come un laboratorio dove convivono arte, design e architettura.

Il progetto

Il progetto è stato proposto a Michele da un’azienda di design che lavora nel lusso in collaborazione con l’agenzia Omnide, che ospita nella propria galleria d’arte, Belsize Lane appunto, molti eventi. Qui le esposizioni sono create ad hoc e fondono arte e design, proponendo sinergie uniche e innovative. Enko è entusiasta e sarà a Londra dall’11 settembre. «La street art a Londra interessa molto – spiega- viene molto decontestualizzata: basta pensare a Banksy per esempio, icona della street art, che viene considerato un artista, un’icona, ma qui è visto anche come ragazzo della porta accanto. Nei muri dell’edificio della galleria d’arte dove esporrò c’è una sua opera incorniciata».

Opere in esposizione e performance

Enko esporrà in questa magnifica galleria, in occasione dell’evento in programma dall’11 settembre al 2 ottobre, ben 12 opere. «Una delle pareti dovrò dipingerla io per la London design week 22, con me ci sarà Basik, aka Lucio Bolognesi, riminese». Ma perché l’organizzazione ha scelto proprio Michele? «La mente dell’evento è di Rimini, Roberto Ceccaroni; si è appassionato alla street art tramite il suo amico Eron, artista riminese noto a livello internazionale. Lui ha riconosciuto in me la capacità di portare i graffiti in ambito commerciale, lavoro per tanti brand, inserendo sempre il mio stile».

Uno stile identificativo che spiccherà nelle opere esposte in uno dei due piani della galleria, con un live painting esclusivo. «Realizzerò un’immagine che identifica il mood inglese, una teiera i cui decori barocchi sono sostituiti con icone del graffitismo, blu e oro, con una natura morta con il simbolo della rosa, anch’essa icona anglosassone. Le mie opere esposte sono tutti quadri naturalistici, stilisticamente ispirati alle vetrate gotiche, con texture raffiguranti grandi brand, Louis Vuitton, Nike, insomma una contaminazione tra arte e tradizione».

I progetti

Michele Costa ha collaborato in città a molti progetti, tra cui “Yellow factory”, laboratorio che spaziava dalla street art alla musica, alla letteratura, teatro e arti grafiche, nell’ex night “La Perla”, confiscato alla malavita. Ma ha organizzato anche laboratori per giovani in collaborazione con l’Amministrazione, come per le strisce pedonali 3d al Parco della Resistenza.

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