Il “Ravenna festival” fa “tappa” a Forlì in giugno

FORLI'. Quello che si terrà a Forlì nel mese di giugno è un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di musica. L’atteso Ravenna festival torna anche quest’anno nella città romagnola con tre concerti totalmente immersi nel ritmo della XXX edizione. La Grecia, il ritmo, il mare, questo il titolo della nuova edizione, fa tappa nella chiesa di San Giacomo, luogo già protagonista di esposizioni, sede di meeting, convegni di studio e che ha ospitato il Festival di Radio 3, e al teatro Diego Fabbri, grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale e il sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Quest’anno il Ravenna Festival rende omaggio alla culla della civiltà: la Grecia.


Il primo appuntamento musicale Zorba il greco è previsto per venerdì 7 giugno alle 21: l’epico sirtaki ballato da Anthony Quinn sulla spiaggia nel film omonimo di Michael Cacoyannis, danza nazionale popolare e senza tempo, sarà eseguito al San Giacomo dall’orchestra Arcangelo Corelli diretta da Jacopo Rivani, dal Coro Euridice guidato da Pier Paolo Scattolin e dal mezzosoprano Cecilia Bernini.
Il concerto è dedicato a Mikıs Theodorakıs, le cui vicende artistiche e umane si sono intersecate a quelle della Grecia moderna: durante i sette anni di dittatura dei colonnelli, dal 1967 al 1974, il compositore fu infatti imprigionato, torturato e bandito dalla scena musicale greca, ma non smise di comporre, ispirandosi al patriota Alexandros Panagulis. La sua musica era già diventata di fatto la pelle sonora del suo Paese, anche e soprattutto grazie alla danza di Zorba, nei cui ritmi in accelerazione si specchia l’identità della Grecia stessa. Biglietti da 22 a 20 euro.


Il secondo appuntamento è per giovedì 13 giugno alle 21 nel quale il flautisa Manuel Zurria accompagnato da Alvise Vidolin, pioniere fra i più influenti del sound design , si uniranno al Chigiana Percussion Ensemble per emozionare gli spettatori nell’abbraccio musicale di Kathinkas Gesang als Luzifers Requiem (Il canto di Kathinka ovvero il Requiem per Lucifero) di Stockhausen, un caposaldo della musica contemporanea. Verrà eseguito anche un secondo brano di Stockhausen, Vibra Elufa per vibrafono, oltre ad altri due che cercano di evocare la Grecia, quali “Psappha per 1 percussionista” (che si ispira alla poetessa Saffo) di Iannis Xenakis - compositore greco naturalizzato francese il cui contributo teorico e compositivo è fra i più rappresentativi della seconda metà del Novecento – e il brano di Giacinto Scelsi I funerali di Achille per 4 percussionisti che è quasi una marcia rituale che ricorda il più celebre degli eroi dell’epica greca (biglietti da 12 a 10 euro).


Il terzo concerto è previsto invece il 23 giugno al teatro Diego Fabbri; le canzoni di Domenico Modugno sono dei classici intramontabili che si vestiranno di jazz per Uomini in frac, unendo due generi solo apparentemente diversi. Peppe Servillo, storica voce degli Avion Travel, e Furio Di Castri daranno vita, oltre a Nel blu dipinto di blu e L’uomo in frac, a Lu pisce spada, la storia d’amore fra pesci spada con il sax e gli arrangiamenti di Javier Girotto, Fabrizio Bosso alla tromba, Rita Marcotulli e Mattia Barbieri rispettivamente al pianoforte e alla batteria.
Biglietti da 25 o 22 euro (platea) o da 18 a 15 euro in galleria.

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