Il Pri di Ravenna: "Alleati al Pd solo se avremo il vicesindaco"

Ravenna

RAVENNA - L'apertura al Movimento Cinque Stelle fatta da De Pascale? Il Pri non si scompone, ma vuole subito la garanzia della poltrona di vicesindaco. A benedire la strategia dell'Edera è non solo la direzione provinciale, ma anche il vertice regionale e nazionale. Ieri a Villanova infatti oltre all’organo direttivo convocato, a partecipare ai lavori c'erano anche il segretario regionale dei repubblicani, Renato Lelli e quello nazionale, Corrado De Rinaldis Saponaro. Da parte loro è giunto il sostegno all'azione portata avanti dal Pri locale, con la sottolineatura sull'importanza del prossimo voto amministrativo per tutto il movimento  repubblicano. Poi il voto di un documento, che ha sintetizzato la posizione dell'assemblea.

Il fulcro è in un passaggio, in cui i repubblicani affermano di ritenere indispensabile, per il proseguimento dell’alleanza con il Pd e il sindaco Michele De Pascale, «la riconferma contestuale degli attuali assetti di vertice dell’amministrazione, elemento che per i repubblicani rappresenta premessa imprescindibile per il proseguo delle trattative la riconferma del Pri nella coalizione di centro sinistra». Leggasi: l'Edera vuole ora da parte del sindaco uscente la conferma che, qualora alle elezioni amministrative della prossima primavera fosse la coalizione da lui guidata a prevalere nuovamente, lo scranno a fianco a quello di De Pascale sia occupato da un repubblicano. Un appuntamento, quello delle Amministrative ravennati, che comunque il Pri vede, come sottolineato anche dallo stesso De Rinaldis Saponaro, «utile anche agli sviluppi delle prospettive del partito a livello nazionale», e per questo è fondamentale per l'Edera «confermare l’attuale presenza politica». Perché è pur vero che la stagione politica, secondo l'analisi repubblicana, «come i recenti esiti del voto regionale e amministrativo, nonché gli esiti del referendum, disegnino un quadro di maggior stabilità per il Paese», ma l'Edera vuole «continuare nell’opera di costruzione di un’area democratica liberale di matrice laica e riformista con una chiara visione europeista sulla linea tracciata dalla mozione del 49° Congresso Nazionale».

La reazione dei repubblicani giunge con tempismo calibrato dopo l'intervento del sindaco Michele De Pascale alla Festa dell'Unità, quando nella sua intervista di chiusura aveva aperto anche a realtà in questo momento esterne alla coalizione. Nelle prime file sedeva anche l'esponente pentastellato e capogruppo del Misto Marco Maiolini, che due giorni dopo aveva dichiarato al Corriere Romagna di aver apprezzato i toni utilizzati dal primo cittadino.

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