Il presidente degli Alpini: "Le nostre scuse alle donne offese a Rimini"
"Come Associazione nazionale alpini condanniamo i fatti di molestie, e chiediamo scusa alle donne offese, saremo intransigenti con i responsabili, sia associati che non e saremo nel contempo determinati a difendere l'onorabilità e l'immagine dell'Ana contro chiunque". Queste le parole di condanna e scusa di Sebastiano Favero, presidente dell'Associazione nazionale alpini, per le molestie e aggressioni denunciate da numerose donne, avvenute nei giorni dell'Adunata nazionale che si è tenuta a Rimini dal 5 all'8 maggio scorsi.
E' quanto si legge sulla Relazione morale 2022, pubblicata sul sito dell'Ana e letta nel corso dell'assemblea annuale di Piacenza. Tra i vari passaggi, il presidente parla appunto dell'adunata riminese, non tralasciando di citare "alcuni accadimenti incresciosi" che "hanno rovinato lo spirito di condivisione e di festa della stragrande maggioranza dei partecipanti". Ma non solo, il presidente punta il dito contro "un tentativo da parte di alcuni settori, in essere purtroppo già da alcuni anni, di screditare l'immagine complessiva degli alpini sia in armi che dell'Ana". Le parole di Favero assicurano inoltre determinazione nel risalire ai responsabili: "Per questo siamo in attesa dei riscontri provenienti dalle Forze dell'Ordine e dalla magistratura- scrive infatti- e contemporaneamente stiamo raccogliendo documentazione e segnalazioni atte a comprendere meglio quanto avvenuto, il tutto supportato da un nostro pool di avvocati ed esperti di comunicazione e social". E ancora: "Non possiamo permettere che la irresponsabilità di pochi, intacchi la nostra credibilità e serietà- manda a dire- Non è accettabile che per la responsabilità di qualcuno, forse non associato, responsabilità che per legge è personale, venga generalizzato e coinvolta l'intera Ana".