Il "Pinocchio" della Piazza illustrato da Anselmo Giardini

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Uscito nel 1883 sulle pagine di un giornale per bambini a puntate irregolari, il celebre “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Lorenzini (alias Carlo Collodi) è stato l’unico libro uscito in Italia dopo l’unità a riscuotere un successo mondiale, dato da una storia capace di affascinare un target di lettori eterogeneo e trasversale.

Il romanzo, che si inserisce perfettamente nel genere del “racconto di formazione”, si fa portatore di un messaggio universale ed eterno, che trova il suo sostegno sugli ideali cattolici e su quelli mazziniani di cui era imperniata l’ideologia collodiana, mischiandoli in una magistrale sinfonia. Il testo infatti – ricchissimo di immagini simboliche e di molteplici piani di lettura – è una storia di trasformazione, di scoperta del sé più intimo e profondo, la narrazione del cammino metamorfico che deve fare ogni uomo per capire l’importanza dei valori e la vacuità delle cose più materiali, che promettono solo una gratificazione sterile e immediata.

Lontanissimo da essere una semplice fiaba per bambini (anche se di favole “semplici” ne esistono ben poche!), “Le avventure di Pinocchio” riesce a far risuonare nel lettore corde profonde, giocando con archetipi antichi e con personaggi – Geppetto, il Gatto, la Volpe, il Grillo Parlante, la Fata Turchina, Lucignolo e molti altri – che diventano metafore e allegorie che incarnano la società al tempo dell’autore ma anche quella contemporanea.

Quella edita da La Piazza Editore è una versione del romanzo collodiano impreziosita dalle intense illustrazioni firmate da Anselmo Giardini (classe 1952), artista riccionese diplomatosi in scultura con Emilio Greco all’Accademia di Belle Arti di Roma, con alle spalle la partecipazione ai corsi di incisione di Lino Bianchi Barrivera e di storia dell’arte tenuti da Enrico Crispoliti, una carriera di modellista, disegnatore, scultore e la realizzazione di numerose opere pubbliche.

Nelle sue ventisei tavole (cui vanno aggiunti quattro disegni introduttivi) – tutte giocate sul chiaroscuro e in cui è evidente un’enorme forza materica, data dagli studi pittorici e scultorei dell’artista – Giardini fa emergere riferimenti alle principali correnti artistiche italiane e ai maggiori esponenti del mondo figurativo classico e moderno: Michelangelo, Goya, la pittura olandese ricca di luci e specchi, la metafisica di De Chirico, Goya, il Surrealismo, il mondo matematico di Escher, l’Espressionismo novecentesco sono solo alcuni degli echi riscontrabili attraverso le illustrazioni presenti nel libro.

L’artista riccionese – tra le pagine della raffinatissima versione edita da La Piazza Editore di Misano Adriatico, uscita solo in cinquecento copie con disegni firmati dal disegnatore – accompagna il lettore alla scoperta del mondo onirico di Collodi e lo fa servendosi di immagini che, lontane dal voler semplicemente dare forma e spazio ai personaggi e agli ambienti della favola, catturano la nostra attenzione, sottolineando gli elementi del racconto attraverso un continuo gioco di deformazione, sfumature, rappresentazioni emotive che non attingono al “vero” ma sanno restituire tutta la potenza allegorica e metaforica del racconto collodiano.

Carlo Collodi, “Le avventure di Pinocchio”, illustrato da Anselmo Giardini, La Piazza Editore, Misano Adriatico, 2021, pp. 197, euro 25

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