Il pianista Alessandro Taverna al Bonci

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di CLEDES MOSCATELLI

Due settimane fa assieme al direttore d’orchestra Michele Mariotti ha preso parte all’inaugurazione della stagione del teatro San Carlo di Napoli tra grandi ovazioni del pubblico interpretando il Concerto per pianoforte n. 21 di Mozart. Al teatro Bonci il trentottenne pianista veneziano Alessandro Taverna approda per la prima volta e questa sera alle 21, lo si potrà ascoltare in un recital per piano solo.
La sua carriera a livello internazionale si è consolidata nel 2009 affermandosi al concorso pianistico di Leeds, in quell’occasione la critica inglese di “The indipendent”, in riferimento all’esecuzione del primo Concerto per pianoforte di Chopin, scrisse che «il pubblico all’improvviso era stato avvolto da solenne bellezza ed erano trascorsi impeccabili minuti di intensa poesia». Lo stesso programma di questa sera lascia intravedere un fil rouge di notevole interesse. Un rimando alla continuità temporale sotto il profilo della ricerca espressiva, che nell’ambito della letteratura pianistica unisce il primo Romanticismo al primo Novecento musicale. Non a caso l’apertura spetta alla splendida Barcarola op. 60 di Chopin da non confondere con l’altrettanto intensa Berceuse, tra le supreme meditazioni tarde del pianista polacco, che nel suo inaudito rigoglio fantastico tanto incantava Ravel.
Una vera e propria lettura poetica si impone poi nella successiva e fantastica opera dei Davidsbundlertanze op.6 di Schumann, un ciclo di diciotto mirabili miniature, in cui Alfred Cortot vi vedeva un continuo purissimo pensiero d’amore del compositore per la sua donna Clara. Il Ravel dei Jeux d’eau, dalle filigrane sonore incantatrici, e l’Isle Joyeuse di Debussy, nel suo virtuosismo postlisztiano, ci portano allo studio intenso che il pianista sta dedicando in questi anni con incisioni musicali agli autori della scuola francese.
La parte finale viene dedicata invece ai celebri Trois mouvements de Pétrouchka di Stravinsky, un brano tratto notoriamente dallo stesso Balletto, scritto appositamente per il pianoforte e famoso per le sue famigerate difficoltà tecniche e musicali.
Taverna si è formato presso la fondazione musicale di Santa Cecilia di Portogruaro diplomandosi a soli 17 anni col massimo dei voti, lode e menzione d’onore, e successivamente si è perfezionato all’Accademia pianistica di Imola con Franco Scala. Si esibisce regolarmente nelle più importanti istituzioni musicali del mondo con le orchestre più prestigiose e grandi direttori di fama, tra cui il compianto Lorin Maazel che lo scelse per una importante tournée. Insegna piano al Conservatorio di Trieste.
Cledes Moscatelli
Info@teatrobonci.it
Biglietti da 12 a 21 euro

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