Il pesce fresco a casa pronto per essere cucinato

RICCIONE. Partire da un crisi e sviluppare innovazione. É il caso di Little Fish srl, la società guidata da Vittorio Cevoli e Giamaica Falcioni, riccionesi, marito e moglie, con sede a Riccione. L’azienda è nata nel 2014. Vittorio si rende conto che l’attività delle vongolare della famiglie non riesce più a fornire la redditività necessaria e decide di creare qualcosa di nuovo. Uno dei limiti della vendita di pesce è dovuto al tempo richiesto per la pulizia. Perché non valorizzare il pesce fresco dell’Adriatico, considerato povero ma molto buono e ricco di nutrienti? Perché non valorizzare una ricchezza che altri paesi come Francia, Spagna o Germania ci riconoscono quando vengono a comprate ai nostri mercati?

«Così», racconta Giamaica, «nel 2014 siamo partiti da Rimini e poi nel 2017 ci siamo trasferiti a Riccione. Acquistiamo pesce freschissimo dai più vicini mercati ittici per pulirlo: decapitato, eviscerato e filettato e confezionato in casse o in vaschetta in atmosfera protettiva, la lavorazione veloce e la materia prima freschissima permettono di aumentare la conservabilità del prodotto. Acquistiamo e lavoriamo il prodotto solo su ordinazione perciò tutto ciò che arriva viene venduto in giornata. Non c’è nulla che deve essere mantenuto in attesa di acquirenti, questo a garanzia di massima qualità».

Le dimensioni

Il fatturato dell’azienda si aggira sui due milioni di euro. Ogni anno vengono lavorate circa mille tonnellate di prodotto. Alice e Sardina rappresentano quasi la metà del volume complessivo. Il 99 per cento del pescato arriva dall’Adriatico: Ancona, San Benedetto, Cattolica, Rimini, Cesenatico, Porto Garibaldi. Viene acquisito da aste, mercati, commercianti e anche direttamente dalle imbarcazioni dei porti più vicini.

La varietà

Sui banchi di lavorazione non finiscono solo Sardine e Alici ma anche Triglie, Cefali, Moscardini, Calamari, Sgombri, Naselli, Gallinelle, Mazzancolle, Canocchie e tutto il prodotto ittico del nostro mare. Vengono lavorati e sono pronti per essere cucinati. Così il consumatore finale può ritrovarsi a casa un filetto di Cefalo (con o senza pelle) o un misto per fare la frittura di paranza, Calamari puliti o fishburger…

La destinazione finale riguarda soprattutto la grande distribuzione (principalmente il nord Italia) e le mense scolastiche della provincia di Rimini e anche di una parte delle Marche, questa attività va avanti già dal 2015 e ha reso orgogliosa Little Fish, in quanto questo permette ai bambini di avvicinarsi con consapevolezza all’importanza di un’alimentazione sana, equilibrata e che valorizza i prodotti locali.

Ma c’è anche una piccola quota di mercato rivolta direttamente a domicilio o ad alcuni ristoranti della zona.

Il tema ambientale

Un altro dei motivi di orgoglio è l’attenzione al tema ambientale. «Siamo un’azienda giovane e per questo sin dall’inizio ci siamo impegnati sul tema della genuinità e della qualità», spiega Giamaica. «Per questo è per noi fondamentale aver acquisito e mantenere le certificazioni IFS e ISO 22000, mostrando così il nostro impegno e la nostra politica di continuo miglioramento nei confronti dei clienti, garantendo prodotti sicuri e costanti dal punto di vista qualitativo. Un impegno sul quale siamo attenti anche per quanto riguarda gli scarti della lavorazione».

Nella sede di viale dell’Economia oggi lavorano circa 25 dipendenti. «La nostra è un’azienda multietnica», spiega Falcioni. «Ci sono lavoratori italiani, dallo Sri Lanka, dalla Russia, dal Venezuela, dall’Albania. Tutti con contratto a tempo indeterminato, una grande famiglia coesa; inoltre nel 2022 è entrato a far parte nella nostra realtà Riccardo Mazzanti come Responsabile Commerciale soprattutto nel settore GD, la sua lunga esperienza nel settore ha apportato in Little Fish una nuova possibilità di sviluppo».

Il periodo pandemico del Covid non ha colto impreparata l’azienda riccionese. Ma è stato ulteriore occasione di sviluppo. Nel 2018, infatti, aveva partecipato anche allo sviluppo di piattaforme online per la vendita direttamente al consumatore. Se da un lato i consumi hanno risentito dell’incremento dell’online, dall’altro, con le lezioni da casa, è venuto meno in certi periodi il mercato delle mense scolastiche (circa un quarto del fatturato). E se oggi quel fronte sembra finalmente chiuso, la guerra in Ucraina, i costi delle materie prime, le tensioni nel mondo delle marinerie (che l’anno scorso portarono anche a giornate di sciopero e a proteste) sono tutti elementi che non consentono di sedersi sugli allori ma per Little Fish sono motivo di ulteriore impegno.

Quest’anno i nuovi sviluppi porteranno all’acquisizione di un’imbarcazione per la pesca del Pesce Azzurro, questo permetterà di mantenere continuità del prodotto avendo un approvvigionamento diretto barca/azienda che valorizzerà sempre più il prodotto ittico locale.

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