Il nodo del palio. Il Faenza Calcio: "Pronti a non iscriverci"

Faenza

L’utilizzo promiscuo dello stadio “Bruno Neri” per il calcio e il Palio è la velenosa questione aperta in questi giorni, che mette in conflitto lo sport con la cultura. Questione mai risolta definitivamente in decenni di possibili soluzioni mai concretizzate, e che ora evidenzia le difficoltà a trovare una quadra tra amministrazione, rioni e società sportiva.

Proprio questa promiscuità inciderà stasera, quando si riunirà il Comitato Palio, sulle scelte attese in merito alla disputa o meno del Palio 2021, su modalità, tempistiche, location. «Il punto – afferma il presidente del Faenza Calcio, Gian Andrea Missiroli – è anche giuridico: esiste un accordo sottoscritto tra rioni e società sportiva, il quale prevede che l’impianto ci sia riconsegnato integro, dopo il Palio, in tempo utile per la stagione sportiva: campionati, allenamenti, settore giovanile compreso. Da parte del Comune ci aspettiamo una tutela di tale accordo. Per quanto ci riguarda, per ragioni logistiche, abbiamo dato la nostra disponibilità a riavere lo stadio appena trascorsa la seconda domenica di luglio».

A sentire il presidente il termine ultimo per poter disputare il Palio durante l’estate sarebbe quindi domenica 11 luglio.

Su agosto o settembre, come si era ventilato, il Faenza Calcio non sarebbe d’accordo «a meno che – continua il presidente - non sia fatto un atto d’imperio, ma a questo punto, se sarò ancora in carica, dovrò a malincuore rinunciare a iscrivere le nostre squadre ai campionati, non avendo alternative compatibili. Altri impianti sono impegnati da altre società. E’ la stessa Federazione a richiedere la disponibilità di un impianto, non avendola dovremo rinunciare: conseguenza logica».



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