Il Minotauro di Roberto Anglisani a Faenza

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La diversità, l’amicizia, i pregiudizi sono al centro dello spettacolo che ospita la rassegna di teatro Contemporaneo per Teatro Masini estate 2021. Al Mic Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza andrà in scena questa sera alle 21.15 lo spettacolo – prodotto da Css Teatro stabile d’innovazione Fvg - Il minotauro, un testo di Gaetano Colella, interpretato da Roberto Anglisani, uno dei “padri” del teatro di narrazione italiano, con la regia di Maria Maglietta e l’intervento musicale di Mirto Baliani.

Il progetto sviluppato dall’interprete e dalla regista è nato dall’intento di affrontare il tema della diversità, senza restringerlo a una diversità specifica, bensì in forma archetipa. Da qui la decisione di rivolgersi alla figura mitologica del Minotauro.

«Anni addietro ero stato colpito dalla lettura de Il Minotauro di Dürrenmatt, dove viene messa in evidenza la solitudine del diverso e il suo desiderio di incontrare l’altro – sottolinea Anglisani – . Dürrenmatt rinchiude il Minotauro in un labirinto di specchi creando così per lui una finta moltitudine di minotauri che lo circondano, ma che non sono altro che immagini rispecchiate di lui stesso. I minotauri specchiati danno al Minotauro la sensazione di non essere solo, ma sono così uguali a lui che lo fanno sentire ancora più solo. Quando arriva Teseo travestito da Minotauro, allora il Minotauro si accorge di avere davanti un diverso da sé. E per la felicità comincia a danzare, e danza la danza della fratellanza, la danza dell’amicizia, e quando si butta a braccia aperte verso Teseo e lo abbraccia, proprio in quel momento Teseo lo pugnala alle spalle. Un altro testo che ha ispirato il nostro lavoro è il racconto di Borges, Asterione. In questo racconto Borges ci descrive la reazione della gente alla vista del Minotauro che è uscito dal labirinto e cammina nel paese. Le reazioni sono così violente e discriminanti che il Minotauro torna a rifugiarsi nella sua prigione, Il labirinto, creato per difendere gli uomini dal Minotauro e per difendere il Minotauro dagli uomini. E il labirinto è il centro della nostra creazione».

«Il drammaturgo Gaetano Colella ha immaginato un incontro tra il Minotauro e Icaro ragazzino – racconta Roberto Anglisani –. I due si incontrano grazie a un pallone lanciato per sbaglio nel labirinto da Icaro che andrà a recuperarlo e lì vedrà per la prima volta “Il mostro” di cui tutti hanno paura. Ma Icaro non fugge e piano piano conosce quell’essere rinchiuso, ascolta i suoi racconti e ne diventa amico fino a tentare di difenderlo da Teseo che è venuto per ucciderlo. Non ci riuscirà e non gli resterà altro che difendere il suo amico in un discorso alla città di Creta che non ha saputo ascoltare e quindi non ha potuto conoscere e di conseguenza amare uno dei suoi figli: il Minotauro».

Biglietti: 12 euro; gratuità per under 14.

Info: 0546 21306

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