Il Lago di Acquapartita di proprietà pubblica: ora c'è anche la firma

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E’ stato firmato lunedì mattina, davanti al notaio, Marco Maltoni l’accordo a tre, tra il Comune di Bagno di Romagna, la società Riv S.r.l. e Comero Nord S.r.l., in forza del quale viene definita la proprietà pubblica del Lago di Acquapartita e dell’area circostante e viene costituita una servitù pubblica su alcuni sentieri del Comero.

“E’ stato uno degli atti notarili di maggior importanza che ho sottoscritto per la nostra Comunità – commenta soddisfatto il sindaco Marco Baccini – perché consacra la pubblica proprietà del Lago e della corona circostante, che potrà quindi essere destinata in perpetuo alla pubblica fruibilità, oltre a definire un'annosa e intricata questione nata nel 2016 e sfociata in una causa giudiziaria”.

“Con il rogito notarile – spiega Baccini – diamo definitivamente certezza e trasparenza all'assetto delle proprietá insistenti sull'area del Lago di Acquapartita e raggiungiamo l’obiettivo che stavamo perseguendo in giudizio, ovvero quello di garantire alla comunità di Acquaprtita ed all’intera comunità la pubblica fruibilità perpetua del lago, oltre alla pubblica fruibilità dei sentieri del Comero. Si tratta di un passaggio storico per il nostro Comune, che riveste un’importanza strategica per la vitalità sociale ed economica del borgo di Acquapartita e per lo sviluppo turistico del nostro territorio. Non solo, ma questa chiarezza ci consente di finalizzare in tempi brevi un progetto di riqualificazione dell’intera area, che in forza del rogito notarile é sostenuto dalla Riv, ma per il quale siamo già al lavoro sia in termini di coordinazione che di ricerca di finanziamenti, contando di avviare le prime opere nel 2023. Si è trattato di un percorso lungo e molto intricato, per l'esito del quale mi sento di ringraziare Paola Batani e la mamma Luciana, Alessandro Tesei e i loro legali. E ringrazio tutti i settori del Comune che sono stati coinvolti ed in particolare la nostra Segretaria Natascia Salsi e il vice Paolo Di Maggio che hanno seguito la trattativa insieme all’avv. Maccari”.

Per Paola Batani, titolare del Gruppo Batani Select Hotels, a cui la società Riv fa riferimento sottolinea: “Come Gruppo Batani abbiamo scelto di non andare avanti con la causa, per il bene della località. Già dal 1998, da quando abbiamo acquistato il lago, lo abbiamo sempre lasciato aperto al pubblico, perché riteniamo che il lago sia il centro nevralgico della località. Il Gruppo Batani in questi anni ha creduto a tal punto nella località, che ha investito sia nella riqualificazione dell’Hotel Miramonti, che sul chiosco sul lago, insieme alla famiglia Ensini, operazioni che hanno dato molto alla località, al contrario di chi, in questi anni, ha solo fatto polemiche”.

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