Il Gruppo Maggioli dona le uova di Pasqua allo Ior

Rimini

Santarcangelo di Romagna. È avvenuta mercoledì 5 aprile la consegna
delle uova di Pasqua al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infermi di
Rimini: oltre ai rappresentanti del Gruppo Maggioli e dello IOR erano presenti la
responsabile di reparto, Dott.ssa Roberta Pericoli; il direttore della U.O. di Pediatria,
Dott. Gianluca Vergine; ed il direttore del reparto di Chirurgia Pediatrica, Dott. Vincenzo
Domenichelli. Continua anche quest’anno il supporto di Maggioli alla comunità locale in
collaborazione con l’Istituto Oncologico Romagnolo. Le uova solidali sono state
consegnate all’Ospedale Infermi di Rimini presso il reparto di Oncoematologia
Pediatrica.
“Un piccolo gesto ma di cuore, un ulteriore passo per la costruzione di sinergie virtuose
con le eccellenze del territorio per essere sempre più di aiuto alla comunità locale e
creare un modello di interventi replicabili in tutti i luoghi in cui il Gruppo opera. -
commenta Cristina Maggioli, Consigliere Delegato Risorse Umane del Gruppo
Maggioli, che prosegue – Come famiglia e come impresa condividiamo i valori sociali
e della ricerca, per questo riteniamo fondamentale l’attività che svolge l’Istituto
Oncologico Romagnolo ONLUS che si conferma tra i protagonisti nella lotta al cancro.
Offrire le uova pasquali e, speriamo, un sorriso ai bambini del reparto di
oncoematologia pediatrica di Rimini, ci rende orgogliosi e motiva ulteriormente il
nostro impegno quotidiano al fianco di chi, come lo IOR, è vicino a chi soffre e supporta
le famiglie e il personale socio-sanitario che se ne prende cura”.


«Il gesto della consegna delle uova di cioccolato ai piccoli pazienti del centro di
riferimento di oncologia pediatrica della Romagna e a chi di loro si prende cura da
parte del Gruppo Maggioli racconta di come, sul nostro territorio, le festività siano
occasioni anche e soprattutto per non far sentire sole le persone e le famiglie che
soffrono – spiega il Direttore Generale IOR, Fabrizio Miserocchi – è una tradizione che
si ripete già da qualche anno ma che non per questo va data per scontata, specie in un
periodo di grandi difficoltà come quello che trascorso a causa della pandemia. L’uovo
di cioccolato per chi vive il trauma di una diagnosi di cancro fatta al proprio figlio o
figlia, e delle terapie che ne conseguono, significa riconfermare loro che nel
complicato percorso che stanno affrontando non sono sole. È un piccolo gesto se
vogliamo, ma di grande valore simbolico. Per questo il nostro ringraziamento al
Gruppo Maggioli è duplice: non si tratta solo di una dimostrazione d’altruismo e
generosità verso queste famiglie, ma anche di un modo concreto per sostenere la
ricerca scientifica verso un futuro sempre più libero dal cancro».

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