Il grande flautista Karl Heinz Schutz al Bonci di Cesena

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Il flauto, il suo potere incantatorio sin dai tempi più antichi, è il protagonista del concerto inserito nella stagione musicale del teatro Bonci che questa sera, alle 21, vede di scena un pezzo da novanta del panorama flautistico europeo. Grazie al progetto musicale del Conservatorio Bruno Maderna, l’austriaco Karl Heinz Schutz, primo flauto sia dei Wiener Philarmoniker che dei Wiener Staatsoper si esibirà come interprete solista affiancando in veste di concertatore l’ampia compagine dell’Ensemble da camera del Maderna. La sua presenza è resa possibile in relazione alla Masterclass che terrà per il Conservatorio dal 30 gennaio al 1 febbraio.

Dopo essersi affermato vincendo il primo premio al Carl Nielsen International Music Competition nel 1998 e all’International Flute Competition Krakow nel 1999, Schutz ha avviato un’intensa carriera di solista con direttori quali Daniel Baremboim, Fabio Luisi, Dmitri Kitajenko, confermando in parallelo un’autentica vocazione per la musica da camera dove coltiva un ampio repertorio che va dal Barocco al Contemporaneo. Sulla creatività e sull’inventiva che in gran parte Wolfgang Amadeus Mozart ha destinato agli strumenti a fiato, si snoda l’intero programma del concerto che apre sulle note della celebre Serenata per archi in sol maggiore k 525, più conosciuta come “Piccola musica notturna”.

Si va poi al tema conduttore della serata che offre alcuni singoli pezzi per flauto e orchestra che Mozart scrisse, oltre ai due famosi Concerti K 313 e k 314: l’Andante in do maggiore K 315 e il più giovanile Rondò in re maggiore K 184. Infatti la pagina dell’Andante si collega direttamente al lavoro di punta di questo recital rappresentato dal Concerto per flauto e orchestra in re maggiore k 314 tenuto come parte conclusiva del programma. Entrambi, di impostazione brillante, di seducente bellezza melodica e di morbida raffinatezza strumentale furono composti, nel 1778, nell’importante soggiorno che Mozart fece a Mannheim giunto da Parigi, sede all’epoca di una delle più prestigiose orchestre, dove strinse legami e contatti con i principali strumentisti virtuosi e fra questi il flautista Jean Baptiste Wendling.

Non è un caso che Mozart poi, a pochi mesi dalla morte si dedicasse alla sua ultima opera in lingua tedesca del Flauto magico, immortalandone così attraverso la storia dal carattere magico fiabesco la forza simbolica del suono dello strumento. Ne ascolteremo quindi dall’opera, posta prima del concerto finale, la magistrale pagina sinfonica dell’Ouverture.

Schutz dal 2013 fa parte dell’Ensemble Wien Berlin e Wiener Ring Ensemble, ricopre inoltre la cattedra di flauto al Musik und Kunst Privatuniversitat Wien.

Biglietti da 12 a 21 euro.

Info: 0547 355959

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