“Il governo non è un bancomat”: le parole del ministro ai sindaci alluvionati accendono la polemica

Una frase che ha suscitato un vespaio di polemiche. “Ieri, nel corso del tavolo permanente per la gestione dell’emergenza alluvione in Emilia-Romagna, ho detto che il governo non è un bancomat. Questa frase l’avrebbe dovuta dire anche qualcuno 10 anni fa se volevamo evitare la condizione in cui ci troviamo in Italia in tema di sicurezza del territorio“. E’ quanto ha dichiarato il Ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, intervistato a RaiNews 24 aggiungendo che “il tavolo è nato per essere un tavolo di coordinamento che significa confrontarsi sui criteri e sulle priorità. Invece qualcuno ha pensato che la riunione dovesse servire soltanto per portare l’elenco delle spese e riscuotere. Il principio non è questo“

Gnassi: “Parole offensive”

Così in una nota il deputato riminese Andrea Gnassi (Pd): “Incredibile, abbiamo pensato a una dichiarazione mal interpretata, mentre anche oggi eravamo nelle terre colpite con chi non ha più niente e con dignità e fatica e senza lamentele si è rimboccato le maniche. E invece sono proprio le parole del ministro Musumeci. Rispondere che ‘il governo non è un bancomat’ alle serie, puntuali e legittime, richieste che giungono dai territori dell’Emilia Romagna, attraverso le voci degli amministratori locali, delle imprese e delle forze sociali, toglie la maschera al profilo e allo spessore del governo di fronte alla tragedia. Autorevoli membri di governo fanno video e selfie, mostrano vicinanza, a partire dalla presidente Meloni. Poi annunciano aiuti, sostegni e risarcimenti fino al 100%. Ma dopo un mese di parole, oggi i fatti sono che nella concretezza del fare il governo è assente, infastidito, di fronte alla richiesta di agire. Il governo ha visto che terra è questa: reattiva, concreta, pronta a fare la sua parte. Lo faccia anche il governo subito, con le risorse per affrontare emergenza e ripartenza di tutte le filiere produttive del territorio. Le parole di Musumeci offendono i cittadini dell’Emilia Romagna. Chieda scusa e chiarisca a chi è nel fango e semplicemente chiede al governo che governi, che ha sbagliato a dire ciò che ha detto”.

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