Il Giro d’Italia fa anticipare la Mostrascambio di Gambettola

Dopo 35 anni la Mostrascambio, per la prima volta, anticipa la sua data abituale di una settimana. Le belle cose del passato devono infatti cedere il passo al “Giro d’Italia” e ai suoi ciclisti e si metteranno in mostra il 6 e il 7 maggio.

La prima Mostrascambio della storia si è svolta nel maggio del 1988. Nel corso degli anni ha subito una favorevole trasformazione: all’inizio era in prevalenza dedicata alle auto e alle moto d’epoca e ai relativi pezzi di ricambio, in seguito è diventata una grande esposizione del tutto un po’: dall’oggettistica ai mobili, dalla chincaglieria ai pizzi, dai dischi in vinile alle cassette video e Cd, dai francobolli alle cartoline, dalle divise militari ai libri, e altro ancora.

Una caratteristica che non è mai cambiata sono le due edizioni all’anno: tassativamente (almeno fino a quest’anno) il secondo weekend di maggio e il primo weekend di settembre. Durante il periodo della pandemia da Covid-19 la kermesse è saltata tre volte, ossia per entrambe le edizioni dell’anno 2020 e per quella del maggio 2021. Ora si sta avvicinando la prossima Mostrascambio, che come edizione è la 68ª. Ma per la prima volta non si terrà il secondo fine settimana di maggio, ma il primo.

Il Giro d’Italia vede quest’anno protagonista anche la Romagna. La 106ª corsa rosa domenica 14 maggio vedrà correre la nona tappa, con una cronometro di 33,6 chilometri con partenza da Savignano e arrivo a Cesena. Sarà una tappa contro il tempo, tra l’altro la cronometro più lunga del Giro d’Italia 2023, tutta su strada pianeggiante. Dopo la partenza da Savignano i corridori toccheranno Santarcangelo e San Mauro Pascoli, curvando poi verso Sala, su via Stradone per sbucare a Ponte Pietra di Cesena, con arrivo finale in via Calcinaro, davanti alla Technogym.

La Mostrascambio si metterà in moto dal 20 marzo, con al via le prenotazioni presso la sede del comitato in via Don Minzoni, per assegnare tutti i posti riservati nei circa 700 box. «Siamo fieri della nostra kermesse – affermano dal comitato direttivo – poco importa se quest’anno dovremo adattarci alle necessità del Giro d’Italia: siamo fiduciosi che sarà comunque una grande festa popolare».

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