Il futuro di Rossi, di Aprilia e Suzuki: il motomercato non finisce mai

Valentino Rossi pilota e manager farà parlare sicuramente di sé a Le Mans….e nemmeno poco. Arriviamo in Francia con la classifica ed il mercato in fribillazione. E’ un anno morto, questo, dal punto di vista del mercato dei piloti, ma ci sono due team che sparigliano la situazione: Gresini Racing e Vr46. Entrambi stanno predisponendo i programmi futuri: il primo si separa da Aprilia (a meno che non ne diventi squadra satellite) e il secondo sostituisce l’Esponsorama con cui collabora. In entrambi i casi tutti si chiedono: con quali motociclette? Ducati vuole un terzo team, ma il ruolo fatica a piacere al Vr46. In casa Rossi si progetta per vincere e fare bene, pensare di avere delle motociclette datate e di essere secondi al team Octo-Pramac, ormai da un decennio prima struttura satellite di Borgo Panigale, sarà difficile. La terza GP22 tocca alla squadra di Paolo Campinoti. Ne riusciranno a fare 4?

Inoltre, Vale, ben difficilmente non correrà nel suo team nella prima stagione mondiale. Rossi ha sempre detto di non volerlo fare, ma ve lo immaginate uno sponsor che investe milioni di euro nel supportare questo progetto e si accontenta in pista di un Luca Marini e di un Marco Bezzecchi? Impossibile. Il Vr46 dovrà essere già in grado di avere grande attenzione mediatica e un bel progetto per primeggiare. Verrebbero in mente un Franco Morbidelli-Valentino Rossi o, almeno, un Franco Morbidelli-Luca Marini, ma con un mezzo vincente. Aprilia è interessate, ha fatto una buona motocicletta, ma deve iniziare a salire sul podio per dare certezze.

Altra squadra che potrebbe mettere in pista un secondo team è Suzuki, che è pur sempre il marchio campione del mondo in carica piloti. Stranamente non se ne sente parlare tanto: freddezza dei giapponesi o costi troppo elevati per l’eventuale squadra satellite? Passando al Vale pilota, in Francia, si attende una reazione. A guardare le prime gare la desolazione è tanta. Se riflettiamo un po’ si salvano solo le prove ufficiali della prima prova a Losail, quando Vale era riuscito a mettersi la M1 a posto e a beneficiare della scia di “Pecco” Bagnaia. Da lì il buio. Il fatto di stare in un team satellite ha demotivato Rossi? Nel box non si lavora come piace a lui? Gli altri vanno molto più forte? Solo le prossime gare sapranno dircelo. Di certo vederlo sempre in fondo al gruppo mette tristezza, come saperlo sempre come 4° fra i piloti della casa dei tre diapason. Speriamo in un colpo d’ala del campione. Certo tutte queste trattative, con milioni di euro in ballo, un po’ devono deconcentrare.

La pista ci dovrà dire anche se Johann Zarco è in grado di vincere, se lo può fare Fabio Quartararo, dopo l’operazione lampo al braccio che si era infiammato in Spagna, costingendolo a un magro 13° (solita sindrome compartimentale); e se l’accoppiata Miller-Bagnaia è davvero esplosa. A Le Mans può reagire la Suzuki del campione del mondo Joan Mir, mentre sarà curioso vedere se Marc Marquez riuscirà a fare progressi. Attenzione anche per i nostri Enea Bastianini e Lorenzo Savadori: il primo potrebbe entrare nei migliori 10 in prova, il secondo avvicinare la classifica a punti. Intanto, al Mugello, malgrado il maltempo gira Andrea Dovizioso, con l’Apriliona...se sono rose è ora che fioriscano.

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